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L’aggressione di Conor McGregor a Francesco Facchinetti continua a far discutere. In molti hanno espresso sostegno e solidarietà al ‘figlio’ dei Pooh e, nelle ultime ore, anche papà Roby Facchinetti ha rotto il silenzio, scagliandosi contro il lottatore.
Roby Facchinetti contro McGregor
Attraverso il suo profilo Facebook, Roby Facchinetti ha pubblicato un lungo sfogo in merito all’aggressione che il figlio Francesco ha subito da Conor McGregor. Il cantante è contento che il pargolo stia bene, ma si chiede chi sarà la prossima vittima del lottatore. E’ per questo che sostiene che Conor debba essere fermato. Al “Fakko” è andata discretamente, ma quanti si potranno dire altrettanto fortunati? “Quel pugno poteva uccidere mio figlio Francesco…“, ha esordito Facchinetti.
Roby Facchinetti contro McGregor: le parole
Il post di Roby è amaro, ma speranzoso. Così come suo figlio, anche lui non ha paura di denunciare McGregor perché si augura che la giustizia faccia il suo corso. Ha proseguito:
“Sinora ho preferito tacere e certo non oso fare prediche. Però, anche e soprattutto da padre, sento il dovere di condividere con voi un ragionamento che credo necessario, e che anche pugili professionisti hanno già esposto ai media. Una persona che fa, di professione, il lottatore, possiede inevitabilmente una forza notevole e sa come adoperarla per ottenere il massimo nei combattimenti. Ciò comporta, però, che tale persona debba anche rendersi conto delle responsabilità che, in merito alla sua forza, l’investono nella vita d’ogni giorno; e soprattutto debba aver chiaro in mente come misurare questa sua arma, nella vita quotidiana e davanti ad altri che non la posseggono per mestiere”.
Roby, così come sottolineato da tante altre persone, crede che McGregor sia consapevole della potenza dei suoi pugni, motivi per cui non dovrebbe mai usarli.
Roby Facchinetti contro McGregor: l’appello
Lo sfogo di Facchinetti prosegue, con un chiaro appello rivolto a tutti coloro che possono fare qualcosa per fermare McGregor. Si legge:
“Se Francesco non avesse incontrato a rallentarlo prima un tavolino e poi una sedia, la sua caduta a terra si sarebbe trasformata di colpo in tragedia. (…) È stato un episodio gravissimo e questo va detto a prescindere da protagonisti e contesti. Inoltre, non è stata neanche la prima volta, che McGregor ha adoperato senza ragione la sua potenza, reagendo in modo inspiegabilmente violento con persone senza difese nei suoi confronti. Ecco: io auspico che qualcuno faccia qualcosa, nei confronti di questo signore. È chiaro quanto sia pericoloso e mi fa paura pensare che prima o poi il suo comportamento possa, inevitabilmente, causare qualcosa di irreparabile. Dico solo questo: fermatelo, per favore”.
L’appello di Roby verrà recepito da chi di dovere? Staremo a vedere.