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Dall’esperienza nel ghetto ebraico al film Premio Oscar Il pianista, dall’eccidio di Cielo Drive all’amore per Emmanuelle Seigner: il regista Roman Polanski ha vissuto una vita e una carriera tra dolore e gioia.
Il regista e produttore cinematografico Roman Polanski, all’anagrafe Rajmund Roman Thierry Polański, è nato a Parigi il 18 agosto 1933 da una famiglia di origini ebraiche. Proprio a causa del crescente antisemitismo precedente la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia Polanski si rifugia a Cracovia, in Polonia, da dove però vengono deportati nei campi di concentramento. Il piccolo Roman però riesce a fuggire dal ghetto prima della deportazione, venendo affidato di nascosto ad una famiglia cattolica.
Dopo la guerra studia recitazione e regia e nel 1955 si cimenta nella direzione di un cortometraggio intitolato Rower mentre nel 1962 esce il suo primo lungometraggio. In seguito si trasferisce prima in Gran Bretagna, dove ottiene un discreto successo, poi negli Stati Uniti dove gira uno dei suoi film più famosi, Rosemary’s Baby. Qui avviene anche un traumatico evento della sua vita, passato alla storia come l’eccidio di Cielo Drive: mentre il regista era fuori nazione, la setta di Charles Manson uccide la seconda moglie del regista che era incinta e altri amici presenti nella villa di Polanski.
Altri film importanti del regista sono: Tess, film uscito nel 1979; La nona porta che vede come protagonista un giovane Johnny Depp; Il pianista, film che vinse l’Oscar nel 2003; Oliver Twist nel 2005 e L’ufficiale e la spia nel 2019. Roman Polanski è stato al centro dei riflettori per numerosi procedimenti giudiziari e controversie, come nel 1977 quando viene accusato di aver stuprato una ragazza di tredici anni, Samantha Geimer.
A proposito il regista polacco ha dichiarato in un’intervista:
Come sapete Samantha Geimer ha chiesto per trent’anni che questa storia finisse. Mi dispiace dire che i giudici che hanno affrontato questo processo negli ultimi quarant’anni fossero corrotti, e l’uno copriva l’altro. Forse ora uno di questi, prima o poi, smetterà di farlo. Per quanto riguarda ciò che ho fatto: la storia è chiusa. Mi sono dichiarato colpevole. Sono finito in prigione.
Nel 1959 Roman Polanski si è unito in matrimonio per la prima volta con l’attrice polacca Barbara Lass, dalla quale divorzierà nel 1962.
Il secondo matrimonio è stato invece quello con l’attrice Sharon Tate, durato solamente un anno dal 1968 al 1969 a causa dell’omicidio di lei da parte della Manson Family. Polanski è infine convolato a nozze con Emmanuelle Seigner ed è al suo fianco dal 1989. Da quest’ultima ha avuto due figli: Morgane, venuta al mondo nel 1993 ed Elvis, nato nel 1998.
Il nostro primo incontro, 31 anni fa. Il casting director di Frantic Dominique Besnehard mi chiese se volevo conoscere questa modella, che aveva lavorato con Godard. Quella sera dovevamo andare da Michou, un cabaret di Montmartre, per cercare dei travestiti, Emmanuelle ci accompagnò. Da quel giorno non ci siamo più lasciati. Ci sono incontri fatti per durare, per costruire: il nostro è uno di questi.