Sul blog Dietro le Quinte, curato da Silvia Arosio, compare la recensione del musical Giulietta e Romeo, in scena a Milano.
Alcuni aspetti non hanno convinto la nostra blogger, ma lo spettacolo nel complesso è sembrato convincerla. Ma leggiamo la recensione.
di Silvia Arosio
Cominciamo dagli aspetti che mi hanno soddisfatto meno.
La trama la sapete: qualche variazione, che però non mi è piaciuta granché, come il primo incontro tra i due amanti di Verona, dove, nell'opera di Cocciante è sufficiente uno sguardo per farli innamorare, mentre in Shakespeare è la Nutrice ad essere galeotta ed il finale, dove Giulietta muore di crepacuore, invece che con la lama del pugnale….
L'ho temuto, quando la canzone insisteva sulla parola "cuore"…
Le musiche nel primo tempo sono state tutte giocate sui toni bassi: baritoni e bassi, per l'appunto, e pochissime note tenorili. Nel secondo atto, qualche guizzo in più e qualche canzone più ritmata nei cori. Il tutto mescolato con le uniche due voci pop, quella di Giulietta Alessandra Ferrari e della bravissima Nutrice, Silvia Querci (già in Pinocchio).
Anche i movimenti scenici non mi hanno convinto: le scene di duello erano accennate e poco curate, per non parlare di Mercuzio ferito a morte che si aggirava cantando "Come è leggera la vita".
Ero abituata alle coreografie di Notre Dame, che giocavano sui tre livelli di spazio e che erano molto più acrobatiche…
Anche i cori registrati non erano molto convincenti: stona sentire un coro di venti voci, con tre persone che cantano in scena. Infine le parti drammatiche, forse sottolineate da una musica non proprio indicata, danno molta meno emozione di Ndp.
Per il resto, devo dire che mi è piaciuto. I protagonisti sono davvero tutti molto bravi, benché giovanissimi.
Non capisco comunque, perché si cerchi sempre dei Romeo e Giulietta che abbiano davvero 16 anni…Non è meglio prendere 25enni giovanili, ma con maggiore esperienza?
Comunque se la sono cavata tutti molto bene. Tutti hanno una bella voce, da Alessandra Ferrari al Romeo Marco Vito, passando per Benvolio Damiano Borgi, Padre Capuleti Giuseppe Pellingra (mi ricordava Caifa del Jesus), Padre Montecchi Francesco Antimiani e Fra Lorenzo Luca Maggiore (uno degli ultimi Quasimodo in NDP).
Un encomio speciale al Mercuzio di Gian Marco Schiaretti… [Continua a leggere la recensione]