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Romina Jr, figlia di Al Bano Carrisi e Romina Power, parla della sua vita e di come sia stato inizialmente difficile accettare la separazione dei genitori. Un pensiero è rivolto anche alle sorella Ylenia, scomparsa più di vent’anni fa. “La aspettavo, ma non è più tornata”.
Romina parla della sorella scomparsa
Romina Carrisi Power sceglie le pagine di Chi per parlare della sua vita e del peso che il suo cognome comporta. Due sono le vicende maggiormente legate alla sua famiglia: l’infinito tira e molla mediatico dei genitori e la scomparsa della sorella Ylenia.
Durante l’intervista rilasciata c’è spazio anche per una domanda su Ylenia. Quando è sparita Romina aveva solo 6 anni. “I miei genitori portarono me e Cristel a vivere in Svizzera a casa di amici per un mese e mezzo perché dovevano andare a cercare Ylenia – ha raccontato. Ricordo i collage di fotografie che facevamo per dirle ‘bentornata’. Ma non è mai tornata“.
Ylenia Carrisi è la primogenita della coppia più famosa della musica italiana. La ragazza è scomparsa nel 1994, quando aveva soltanto 24 anni. Ylenia prima di scomparire si trovava in a New Orleans col fidanzato, il trombettista di strada Alexander Masakela. L’ultimo contatto con la famiglia risale ad una telefonata alla madre la sera prima. Poi più niente.
Al Bano e Romina si sono subito lanciati alla ricerca della figlia, mobilitando persino l’FBI. Purtroppo della giovane Carrisi da allora non si è saputo più nulla. Con gli anni anche i suoi genitori hanno smesso di cercarla (almeno ufficialmente).
La difficile separazione dei genitori
Romina jr ha parlato poi del modo in cui ha vissuto la separazione dei genitori.
“All’ epoca avevo 12 anni e non ho avvertito subito il cambiamento perché continuavano a viaggiare mentre io vivevo a Cellino. Fu una maestra, a scuola, a renderlo vero, a farmi sentire come se fossi ‘diversa’ solo perché i miei genitori si erano lasciati”, ricorda dolorosamente. ” Nell’Italia di quegli anni il divorzio non era previsto, si sentivano tutti in diritto di giudicare”.
Per diversi anni i due ex coniugi non sono stati in buoni rapporti, salvo poi avere un ricongiungimento, suggellato da una nuova collaborazione artistica.
“Hanno fatto pace quando ho deciso di farmi una mia vita e di uscire dallo ‘status’ di figlia – ha detto Romina. Capisco che la loro storia sia anche la proiezione di un sentimento popolare e che rivederli insieme regali l’illusione di rivivere il passato. Di certo sono contenta che siano tornati a lavorare insieme, di ritrovare il sereno dopo anni di guerra”, ha concluso.
Il peso del cognome ‘Carrisi’
La minore di casa Carrisi ha poi raccontato del peso del suo cognome. Romina ha iniziato a capirlo dopo la separazione dei genitori.
“Un giorno, avevo 16 anni, ero con mio padre a Roma, in un parco. Non lo vedevo da due settimane e volevo parlare con lui, ma le persone continuavano a fermarlo. “.
Romina rivela poi che il suo cognome è stato anche un’ostacolo per la sua carriera di attrice. “Ai provini non mi prendevano, mentre venivo invitata continuamente ai talk show. Mi destabilizzava essere riconosciuta, ma non per quello che sapevo o volevo fare”.
Il disagio dovuto all’appartenere ad una famiglia così sotto i riflettori è andato crescendo, soprattutto con la nascita dei social network. “Il vero peso del mio cognome l’ho sentito con l’arrivo di Internet. Ho letto gli insulti di gente che non conoscevo. Per il resto avevo già imparato che nella vita avrei dovuto dividere i miei genitori con il loro pubblico. Lì ho imparato a essere delicata con la vita degli altri“.