Chi è Ron, Rosalino Cellamare: tutto sul noto cantante

Una carriera fatta di successi, di incontri speciali, di premi e di crescita personale: Ron Rosalina Cellamare ha 69 anni ed è un grande cantautore.

Classe 1953, Ron è un noto cantautore lombardo che nel corso della sua carriera ha goduto di numerosi successi, tra cui la vincita di un Festival di Sanremo nel 1996, in coppia con Tosca.

Ripercorriamo insieme le principali tappe della sua vita e della sua carriera professionale.

Ron: la vita e la carriera del cantautore

Nato a Dorno, in provincia di Pavia, il 13 agosto 1953 sotto il segno del Leone, Ron Rosalino Cellamare ha attualmente 69 anni. La sua infanzia la vive a Garlasco, città a pochi chilometri di distanza dal suo luogo di nascita. La sua famiglia è di origini pugliesi: il padre è un commerciante di olio d’oliva, il fratello maggiore è un pianista professionista.

La sua propensione alla musica la si nota sin da subito; quando ancora è un bambino, infatti, il padre lo iscrive a canto e Ron, passo dopo passo, comincia a prendere confidenza con quella passione. Partecipa anche a diversi concorsi di canto, tra cui quello del 1967 è forse il primo di notevole importanza: si tratta della quarta edizione della Fiera della Canzone Italiana di Milano.

Dopo essere stato notato proprio in uno di questi concorsi, Ron comincia a conoscere alcune delle grandi personalità del panorama musicale italiano di quel periodo, come Lucio Dalla e Renato Zero. La sua carriera da cantante comincia quindi all’età di 16 anni e nel 1970 partecipa al suo primo Festival di Sanremo in coppia con Nada. L’anno dopo presenta a Un disco per l’estate una canzone scritta da Paola Pallottino e Lucio Dalla intitolata Il gigante e la bambina; una canzone forte dal tema molto delicato, ossia la violenza sui minori. Nonostante le svariate censure e le svariate modifiche, il pezzo ebbe un notevole successo. Il lavoro insieme a Lucio Dalla continua e si solidifica ogni giorno sempre di più. Insieme i due artisti scrivono alcune delle canzoni più famose, come Piazza Grande: impossibile dimenticarla.

A febbraio 1973 Ron pubblica il suo primo album, Il bosco degli amanti. Qualche mese dopo, a novembre, esce un altro album, Dal nostro livello, progetto che contiene i brani Era la terra mia e I bimbi neri non san di liquirizia.

Due anni dopo, nel 1975, è il momento del suo terzo album, Esperienze, seguito dal brano Evviva il grande amore, uscito nel 1976. Passano gli anni e Ron ormai ha ottenuto un grande successo come cantante e cantautore. Ha partecipato anche al Festivalbar (era il 1982), e ha pubblicato numerosi altri album e singoli, tra cui: Anima, Guarda chi si vede, Tutti cuori viaggianti, Calypso, Sogno, Per questa notte che cade giù, Joe Temerario, Ron, È l’Italia che va, Il mondo avrà una grande anima, e così via. La hit Attenti al lupo esce nel 1990; il brano, per chi non lo sapesse, è stato inciso da Lucio Dalla per l’album Cambio e ha venduto un numero pari a circa un milione e mezzo di copie.

Nel 1996 torna sul palco dell’Ariston con la canzone Vorrei incontrarti fra cent’anni, cantata in coppia con Tosca e vince, arrivando primo in classifica. In quell’edizione si aggiudica anche il Premio Volare.

In quasi 50 anni di carriera Ron ha pubblicato circa 25 dischi, alcuni dei quali sono diventati delle vere icone dell’industria musicale italiana. Il rapporto instaurato con il grande Lucio Dalla, iniziato come collaborazione lavorativa, è diventata ben presto vera amicizia. Il 2012 Ron scopre della morte del cantante e per lui lo shock fu enorme. Nel 2018 Ron ha presentato al Festival di Sanremo (quell’edizione fu presentata da Claudio Baglioni), un brano inedito scritto da Lucio Dalla. Il titolo, Almeno Pensami, parla di un amore non corrisposto.

Ron Cellamare è un artista a tutto tondo: cantante, attore, ha recitato in diverse pellicole, come Lezioni Private, L’Agnese Va a Morire, In nome del Papa Re e i Paladini.

Sulla sua vita privata non si hanno molte informazioni. Ron Cellamare, infatti, è sempre stato un uomo particolarmente riservato.

Scritto da Marta Mancosu

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