Nel corso dello show Penso che un sogno così, Rosario e Beppe Fiorello hanno portato in scena un monologo in memoria del padre Nicola, scomparso a soli 58 anni nel 1990.
I due fratelli hanno parlato della morte del genitore con il sorriso sulle labbra, lasciandosi andare ad un ricordo intimo e molto commovente.
Nicola Fiorello, padre dei popolari Rosario e Beppe, è morto nel 1990 a soli 58 anni. Era il periodo di Carnevale e l’uomo è scomparso improvvisamente, a causa di un infarto. Nel corso dello show di Rai1, Penso che un sogno così, i due fratelli hanno portato in scena un monologo bellissimo, dedicato proprio al genitore.
Prima gli hanno fatto una dedica canora, con uno dei brani che il papà amava di più, “Tu si’ ‘na cosa grande” di Domenico Modugno, poi hanno lasciato spazio alle parole.
“Carnevale era il suo giorno preferito e come ogni anno aveva organizzato una festa per tutti. E con mia madre ballava e ballava… distribuiva baci anche alle altre signorine, ma sempre con garbo. Poi disse ‘Vado in macchina, prendo le sigarette e torno’. Aveva parcheggiato la sua auto in una vita stretta e buia del mio paese… proprio lì. Poca luce e nessuno in giro per poterlo aiutare. Fu trovato così: con la cravatta slacciata, le mani sulla testa. E un col sorriso sulle labbra: era felice. (…) Io sono certo che mio padre durante il tragitto dalla sala da ballo alla macchina, cantò una canzone: ‘Tu si na cosa grande’. Io e mio padre ci siamo voluti veramente bene”.
Rosario e Beppe hanno parlato della morte del genitore con il sorriso, ricordandolo come un “padre molto semplice e simpatico”. Entrambi hanno portato in scena la sua positività e la sua capacità di sognare, ideali che ha trasmesso e lasciato in eredità a loro.
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