Argomenti trattati
Il Royal Wedding è appena passato e non si è fatto altro che parlare di quanto sia stato innovativo e in grado di rompere in ogni modo possibile le regole della tradizione inglese. Meghan sembra accorpare in sé tutto ciò che una principessa reale non dovrebbe essere: è afroamericana, di umili origini, più grande di suo marito di alcuni anni e, come se non bastasse è un’attrice, non è anglicana ed è divorziata. Quest’ultimo punto avrebbe potuto essere il maggiore ostacolo al sogno d’amore tra l’attrice e il Principe Harry, tuttavia fortunatamente per tutti i tempi cambiano, e la monarchia si adegua.
Tutti i divorzi reali
Nei decenni precedenti al regno di Elisabetta II, la consuetudine in merito ai matrimoni reali era estremamente più rigida di adesso. Fece storia (nella peggiore accezione possibile) la vicenda personale e dinastica dello zio della Regina Elisabetta: Edoardo VIII. Costui, che era asceso al trono per diritto dinastico alla morte di suo padre, avrebbe voluto sposare l’americana Wallis Simpson. La donna amata dal Re riassumeva in sé moltissime delle caratteristiche di Meghan ma all’epoca la storia ebbe una fine molto più amara. Wallis Simpson era divorziata non una ma ben due volte. Il Commonwhealt, il Governo Britannico e naturalmente la Famiglia Reale non avrebbero mai accettato l’unione del Re con una donna i cui due mariti precedenti erano ancora in vita, quindi al Re fu proposto un ultimatum: rinunciare alla corona o all’amore della sua vita. Con un atto rivoluzionario, nel 1936 Edoardo VIII si sbarazzò della corona e degli obblighi reali abdicando a favore di Giorgio VI, padre della futura Regina Elisabetta II.
Come se non bastasse questo precedente, la sorella della Regina Elisabetta, l’adorata Principessa Anna, a 23 anni ricevette la proposta di matrimonio da parte del capitano dell’esercito Peter Townsend, che oltre a essere ben 16 anni più vecchio della principessa, era anche divorziato. La Regina Elisabetta II, che all’epoca era ascesa al trono da pochissimi anni, decise di negare a sua sorella il permesso di sposare il capitano a meno che Anna non rinunciasse al titolo reale come aveva fatto suo zio prima di lei. Anna non rinunciò e rimase per tutta la vita membro della famiglia reale, tuttavia la Regina Elisabetta soffrì talmente tanto dell’infelicità causata a sua sorella minore da promettere a se stessa che non si sarebbe mai più ripetuta una vicenda simile. La principessa Anna qualche anno dopo sposò un fotografo di fama, divorziando dopo meno di 20 anni.
I divorzi più recenti
I figli della Regina Elisabetta II e del Principe Filippo sono quattro. Ben tre sono divorziati e, naturalmente, il più famoso di essi è il Principe Carlo, il quale ha addirittura sposato una divorziata, l’eternamente amata Camilla Parker Bowles.
Al matrimonio di Carlo e Camilla avvenuto nel 2005 la Regina d’Inghilterra non potette assistere poiché, in quanto capo religioso della Chiesa Anglicana, la Regina non avrebbe potuto presenziare a un rito civile che negava nei fatti due precedenti riti religiosi regolarmente celebrati.
Nel 2002 però era stata cambiata la legge che impediva ai divorziati di sposarsi nuovamente nell’Abbazia di Westminster: oggi è concesso, e Meghan ha potuto approfittarne.
Il “sì” della Regina
Negli anni passati tutti i discendenti della Famiglia Reale, indipendentemente dal loro grado di successione al trono, dovevano ricevere dalla Regina il permesso di sposarsi. Attualmente la legge è cambiata e devono rigorosamente ricevere il permesso “soltanto” i primi sei in linea di successione. Essendo Harry il quinto (dopo il fratello William e i suoi tre figli), ha dovuto chiedere il permesso a sua nonna la quale, memore della vicenda della Principessa Anna e consapevole che i tempi sono cambiati, non avrebbe mai potuto rifiutare.
La sorella della Regina si chiamava Margaret Rose. Anna è la secondogenita della Regina Elisabetta.