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Rudolf Diesel, storia e percorso dell’inventore del noto motore a cui ha dato il nome.
Dall’inizio dei suoi studi alla difficile vita per portare a termine i suoi progetti.
Rudolf Christian Karl Diesel (Parigi, 18 marzo 1858 – Canale della Manica, 30 settembre 1913) è stato un ingegnere tedesco. Cresce in una famiglia composta da padre artigiano e rilegatore e la madre insegnante di tedesco migrati nella capitale francese dalla Germania. Frequenta le scuole ottenendo il massimo dei voti in istituti prestigiosi della città.
Con l’arrivo della guerra franco-prussiana sono costretti a migrare a Londra ma vi rimane per poco tempo perchè dopo pochi mesi si trasferisce ad Augusta dagli zii che si prendono cura di lui trattandolo come un figlio.
Prosegue gli studi ottenendo la laurea in ingegneria vincendo anche una borsa di studio all’Università di Tecnologia di Monaco di Baviera. Inizia poi a lavorare come tecnico a Winterthur per poi tornare a Parigi e inserirsi nel mondo delle industrie di refrigerazione.
Nel 1885 dà vita all’officina che ospiterà i suoi studi successivi su un nuovo tipo di motore. Ottiene il brevetto sette anni dopo l’inizio dei suoi studi e questo viene registrato e accompagnato da un saggio intitolato “Teoria e costruzione di un motore termico razionale, destinato a soppiantare la macchina a vapore e le altre macchine a combustione finora conosciute”.
La sua idea consiste nel creare un motore che necessita solo un’alta temperatura generata dalla compressione dell’aria, senza quindi passare per i dispositivi di accensione del carburante. Sebbene questo primo progetto subirà numerose modifiche pone già le basi per quello che è l’attuale motore Diesel. L’ingegnere ha sperimentato numerose volte provando ad utilizzare petrolio e benzina per poi riuscire a capire come optare per altro.
Nel 1898 fonda la Dieselmotorenfabrik e successivamente apre a Londra la Diesel Engine Company. Presenta i suoi progetti anche all’Esposizione Universale di Parigi dle 1900 utilizzando come carburante l’olio di arachidi. I brevetti che gli vengono riconosciuti per tutta l’Europa lo portano ad ottenere nel giro di poco tempo una rendita incredibile, praticamente milionaria.
Spesso però questa strada lo porta ad avere frequenti esaurimenti nervosi e vivere in uno stato costante di paranoia.
Molti per questo sostengono infatti che si sia suicidato il giorno in cui si sono perse le sue tracce durante una traversata in mare. La sua azienda era inoltre in difficili condizioni e al ritrovamento del suo corpo viene trovata inoltre una memoria per la moglie.
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