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Rudy Zerbi torna a parlare di suo padre, combattuto tra il padre biologico e quello che lo ha effettivamente cresciuto.
Non lascia spazio a fraintendimenti la dichiarazione di Zerbi: “Mio papà è Giorgio, non Davide Mengacci. I figli sono di chi li cresce. Per questo mio papà è Giorgio“. Zerbi ha scoperto dell’esistenza del suo padre biologico Davide Mengacci a 33 anni, senza mai averne avuto rapporti prima. Proprio per questo motivo ci tiene a ribadire che i figli sono di chi li cresce e quindi a rinnovare il suo legame con il padre Giorgio che, seppur non biologico, lo ha cresciuto fin da piccolo.
Zerbi ha raccontato il suo rapporto con i due padri nella puntata di Verissimo, condotta da Silvia Toffanin e andata in onda lo scorso sabato sulle reti Mediaset.
“I figli sono di chi li cresce“, lo ha confermato ancora una volta Rudy Zerbi nell’ultima puntata di Verissimo, intervistato da Silvia Toffanin. Nel corso dell’intervista Zerbi è tornato a parlare del rapporto con il padre Giorgio e della scoperta che il padre biologico non era lui.
“L’ho scoperto quasi a trent’anni“, ha raccontato il volto noto della televisione, raccontando della Vigilia di Natale in cui la madre gli disse la verità. La mamma di Zerbi aveva da poco scoperto di avere un brutto male e aveva deciso di rivelare la verità al figlio: così in una Vigilia di Natale, guardando la televisione, gli ha confessato chi fosse il suo vero padre. Una notizia sconvolgente per Zerbi che però gli ha permesso di sapere la verità e di dare un volto anche alla sua passione per l’arte.
“Mia mamma – ha proseguito Rudy – non voleva lasciarmi senza che sapessi un pezzo della mia vita“.
Davide Mengacci non è mai stato un padre presente nella vita di Zerbi ed aver saputo la verità a più di trent’anni non ha facilitato il riavvicinamento tra i due. Nell’intervista a Verissimo, Silvia Toffanin ha chiesto a Zerbi anche se provasse rancore nei confronti di Mangacci oppure se fosse riuscito a perdonarlo per non averlo riconosciuto e per la sua assenza.
Rudy Zerbi ha confessato di non voler giudicare nessuno, ne tantomeno di volerlo fare con il suo padre biologico. “Ho razionalizzato il perdono – ha spiegato – ma ho attraversato momenti di grande rabbia. Avrei voluto crescere e condividere cose con lui. Ora abbiamo recuperato il tempo perso e di questo sono felice“.
L’importanza della figura del padre Rudy Zerbi l’ha capita a fondo qualche anno fa, quando a causa di un parto difficile ha rischiato di perdere la moglie e il figlio che stava per nascere.
Un episodio della sua vita che Zerbi racconta con difficoltà e commozione: “Quando hai un figlio – ha commentato Zerbi a Verissimo – la prima cosa che ti viene da fare è prenderlo, portarlo a casa e stringerlo“.
Il figlio di Zerbi ha passato del tempo in un’incubatrice: i medici dicevano di non farsi illusioni, che non era certo che il piccolo sarebbe sopravvissuto. “E’ una cosa bruttissima. Ogni sera tornavo a casa e io e mio moglie non sapevamo cosa fare.
Non sapevamo quello che sarebbe successo il giorno dopo. Quando l’abbiamo preso in braccio per la prima volta abbiamo capito di avercela fatta e la nostra vita è cambiata totalmente“.