sagitta alter chi è
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Sagitta Alter è la moglie dell’indimenticabile Gigi Proietti, colei che è stata al suo fianco fino all’ultimo giorno.
Donna molto riservata, ha dato al grande attore due figlie bellissime: Susanna e Carlotta. Cosa sappiamo sul suo conto?
Donna estremamente riservata, Sagitta Alter è la moglie dell’indimenticabile Gigi Proietti, morto il 2 novembre 2020 a causa di un arresto cardiaco. Di origini svedesi è arrivata in Italia negli anni Sessanta per svolgere il mestiere di guida turistica. Quello che doveva essere un breve soggiorno legato solo a scopi professionali, si è trasformato in un viaggio senza ritorno.
Nel 1967, Sagitta ha incontrato un giovanissimo Proietti e si è follemente innamorata di lui.
Da quel momento, la Alter ha deciso di stabilirsi a Roma per rimanere al fianco del suo uomo e non ha più fatto ritorno in Svezia, se non per vacanza. Sagitta e Gigi sono stati insieme per ben 53 anni e hanno avuto la gioia di diventare genitori di due bellissime bambine, oggi donne: Susanna e Carlotta.
Nonostante il grande amore, i due non si sono mai sposati. In un’intervista al settimanale DiPiù, l’indimenticabile attore aveva dichiarato:
“La verità è che io e Sagitta non ci pensiamo più. Non ci tenevamo particolarmente al matrimonio quando eravamo giovani, ma non lo escludiamo. Chissà, magari un giorno ci guarderemo e ci verrà voglia di compiere anche questo passo… anche se il traguardo più bello, quello di costruire una famiglia unita, siamo già riusciti a realizzarlo”.
Nonostante la popolarità del compagno di una vita, Sagitta è sempre stata molto gelosa del suo privato. Non ha un profilo Instagram, mentre quello Facebook è poco aggiornato. La sua biografia, pertanto, resta avvolta nel mistero. Le poche cose che sappiamo sul suo conto sono uscite dalla bocca di Gigi.
La famiglia Proietti-Alter è sempre stata molto unita e, stando a quanto raccontato dalla figlia Carlotta, in casa la più severa era la mamma.
Intervistata da Fanpage, la pargola ha dichiarato:
“Mamma era davanti la porta, scura in volto. ‘Ha telefonato la scuola, so che ti hanno scoperta mentre fumavi. E adesso a papà glielo dici tu’. Andai da mio padre. Bussai alla porta del suo studio. ‘Devo confessarti una cosa, papà’. Lui stava sfogliando il giornale. Alzò lo sguardo. ‘Dimmi, amore di papà, che c’è?’. ‘Stamattina a scuola mi hanno scoperta a fumare una sigaretta’. Sorpreso mi domandò: ‘E perché, non si può fumare a scuola?'”.