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Attraverso il diario dettagliato che racconta il periodo precedente alla sua partenza e quello successivo, Samantha Cristoforetti è riuscita a unire il mondo della scienza e della divulgazione scientifica ai mezzi di comunicazione.
Spesso infatti presenta attraverso i social quello che è il dietro le quinte di un mondo affascinante come quello dello spazio. La sua storia è inoltre diventata un film documentario nonché trama dei libri autobiografici che ha scritto su questo mondo.
Samantha Cristoforetti (Milano, 26 aprile 1977) è un’astronauta e ingegnera italiana. Cresce nei pressi della città di Trento frequentando per un anno la Saint Paul Central High School della omonima città del Minnesota.
Dopo essere stata protagonista di questo progetto di Intercultura si laurea in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera.
Inizia così nel 2001 il suo percorso per diventare pilota dell’accademia aeronautica. Frequenta la nota scuola di Pozzuoli dove nel 2005 ottiene il titolo di ufficiale. Non soddisfatta del percorso accademico decide di approfondire attraverso una nuova laurea triennale in Scienze Aeronautiche alla Federico II di Napoli dove consegue il titolo con lode.
Dopo la laurea decide di specializzarsi negli Stati Uniti con il programma Euro-NATOJoint Jet Pilot Training in Texas dove riesce a diventare pilota di guerra. Viene inizialmente assegnata al 132° squadrone del 51° Stormo di Istrana per poi passare anche al 61° Stormo di Galatina, al 132° Gruppo Cacciabombardieri.
Nel 2009 viene scelta dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per svolgere delle missioni diventando la prima donna italiana chiamata e la terza in tutta Europa.
La prima missione si registra nel 2014 e prevede la durata di circa 6-7 mesi per il raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale. A precederla in quest’operazione solo 6 uomini italiani, tra cui si ricorda Paolo Nespoli.
La cosiddetta “Missione Futura”, anche nominata Expedition 42 ed Expedition 43, ha richiesto ai suoi partecipanti una lunghissima preparazione. A precedere infatti la partenza del 23 novembre 2014 ci sono stati ben due anni di preparazione nel centro di addestramento russo degli astronauti. Questo addestramento di oltre 500 giorni è stato molto seguito online grazie alla presenza di un daily journal tenuto da Samantha.
Tra i momenti di preparazione si ricordano l’addestramento a Star City dove attraverso i simulatori di navigazione e di gravità si svolge l’allenamento alla vita nello spazio. Successivamente attraverso un periodo a Houston ha avuto modo di esercitarsi sulle attività extraveicolari e il funzionamento del braccio robotico canadese.
Concluso un periodo negli USA dove si è aggiunto anche un po’ di pratica sul primo soccorso torna in Germania e successivamente in Russia per provare le tute spaziali russe. Seguono prove sulle procedure di emergenza, l’addestramento di sopravvivanza in acqua e di atteraggio sbagliato. Sono numerose le difficoltà a cui lei e i colleghi vengono preparati, tra cui anche tecniche di igiene personale e di pulizia degli ambienti.
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