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Ogni anno si celebra nel giorno di San Valentino la festa degli innamorati: ecco chi era il martire e vescovo cristiano.
San Valentino: chi era?
Circolano moltissime leggende su San Valentino da Terni, il martire e vescovo cristiano protettore degli innamorati vissuto a cavallo tra secondo e terzo secolo. Fatto insolito e straordinario per l’epoca, pare che San Valentino sia vissuto per ben 97 anni.
La sua vita terminò con persecuzioni, torture e decapitazione per opera dell’imperatore Aureliano. Il suo nome compare nella prima volta in alcuni documenti del quinto secolo e ancora oggi è venerato come un martire. Nella basilica della città di Terni sono infatti custoditi i resti del santo. Alcune reliquie sono state distribuite in altre città sparse in tutta l’Italia.
La giornata del 14 febbraio, San Valentino appunto, prende il nome proprio dal santo e va a sostituire la festività pagana dei Lupercali.
Biografia del santo
Sulla biografia, o meglio agiografia, di San Valentino sono molti i punti oscuri, nei quali la realtà è mescolata alla leggenda e alle tradizioni.
Valentino è nato nell’attuale Terni nel 176 d.C, città in cui a soli 21 anni, dopo essere stato convertito al cristianesimo, è diventato vescovo.
Nella sua vita sono stati costanti gli scontri con gli imperatori. In primis Claudio II il Gotico lo invitò ad abiurare la sua fede e smettere di celebrare le funzioni religiose. San Valentino rifiutò e tentò di convertire al cristianesimo l’imperatore, senza successo e sfiorando l’esecuzione, fu affidato a una famiglia nobile.
Successivamente, l’imperatore Aureliano lo fece arrestare in un clima di costante lotta contro i cristiani. San Valentino venne portato fuori da Roma, lungo la via Flaminia e fu flagellato lontano dal popolo per non incorrere in rivolte.
La vita di Valentino ebbe fine nel 273 d.C, a 97 anni, con la sua decapitazione a opera di un soldato romano per ordine imperiale. Le sue spoglie furono portate a Terni, città natale, in cui venne costruita una basilica a lui dedicata dove ancora oggi sono custoditi i resti del santo.
La festa degli innamorati
La festa degli innamorati si celebra ogni anno il 14 febbraio, giorno di San Valentino. La sua istituzione si deve a Papa Gelasio I nel 496, che la sostituì alla ricorrenza pagana dei Lupercali. Legata indissolubilmente alla figura di Valentino da Terni, è ormai una tradizione radicata da secoli e secoli.
Si tratta di una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, principalmente in Europa e in America. Nella giornata si è soliti scambiarsi dei piccoli doni come scatole di cioccolatini, gioielli e mazzi di fiori con il partner, per testimoniare e celebrare l’amore.
Sono tantissime le leggende legate a questa festività, ma l’essenza è la celebrazione dell’amore in tutte le sue diverse e numerose forme. C’è chi la ama e chi invece la vede come una costrizione e una festività essenzialmente commerciale. La scelta corretta è vivere il 14 febbraio come un giorno durante l’anno in cui dedicarsi esclusivamente al partner, anche solo guardando un bel film romantico insieme.