Sandra Bullock a Io Donna: “Il mio uomo si chiama Louis”

Per tutti gli amanti della bella Sandra Bullock, ecco in anteprima, parte dell’intervista che troverete sul nuovo numero di Io Donna, in edicola il prossimo 4 Febbraio.

Sandra bullock ha il raffreddore. «Niente baci sulla bocca» avverte. Sulla breccia per un ventennio (era il 1994 quando sfondava con Speed), fa da sempre un buon uso del senso dell’umorismo. Dribbla le domande imbarazzanti (la separazione dal marito Jesse G. James, beccato tra le braccia di una pornodiva) e affronta il suo ultimo film, Molto forte, incredibilmente vicino, elaborazione di un lutto collettivo attraverso lo sguardo di un bambino che nella tragedia dell’11 settembre ha perso il padre (Tom Hanks).

Tratto dal romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer, il film di Stephen Daldry sarà al festival di Berlino che apre i battenti il 9 febbraio, per uscire poi nei cinema il 13 aprile.
Nel film lei interpreta una madre cui il figlio, accecato dal dolore per la morte del padre, dice: “Vorrei che fossi morta tu”. Una scena molto dura.
Non credo ci sia bambino che non abbia mai detto una frase altrettanto crudele a sua madre. Io l’ho detta alla mia, avevo cinque anni. Se ci penso ora, vedo tutto in modo diverso e provo una grande stima per lei. Per il tipo di madre che è stata per me.

Perché, che tipo di madre è stata?
Non mi ha lasciato uscire coi ragazzi fino a quando non ho compiuto 18 anni. Ha fatto un paio di eccezioni, ma dovevo telefonarle ogni 20 minuti. Una donna molto in gamba. (ride)

Lei ha da poco adottato il piccolo Louis Bardo, due anni. Che madre è per lui?
Sono tutto, brava e cattiva. Ogni giorno è diverso. Voglio che mio figlio sia libero e indipendente, ma voglio anche sentirmi tranquilla e vorrei che anche lui lo fosse, che sapesse che la sua mamma chioccia è sempre lì nei paraggi. Louis Bardo è ancora molto piccolo, ma ha già una personalità forte e io la rispetto. Certo, nella relazione con lui intravedo parti di mia madre, di mio padre e anche di me, come non ne ho viste mai. Però sono sicura che quando mio figlio sarà un teenager io sarò un genitore molto diverso.

Ha qualcuno che l’aiuta in casa, una nanny a tempo pieno?
Ci sono io a tempo pieno. Ma se le cose vanno male posso chiedere aiuto. Se mi becco l’influenza qualcuno che si occupa di Louis mentre io sto in bagno a vomitare lo trovo.

Ha fama di essere una donna forte, ma gli ultimi due anni devono essere stati duri anche per lei. Dove trova la carica?
Caffè. Ingurgito un sacco di caffeina. Caffè europeo… non sto dicendo che il caffè di questo hotel non sia buono, ma preferisco roba forte.

Tipo il caffè che pubblicizza il suo amico George Clooney?
“Jorge”? Sul set (di Gravity, del messicano Alfonso Cuarón, che Bullock ha appena terminato di girare, ndr) lui si faceva chiamare così. E tutti parlavamo come Al Pacino in Scarface.

Ci parli di “Jorge” allora…
Jorge è fantastico. Ci conosciamo da 25 anni… no, 25 anni fa io andavo al liceo, ma lo conosco da prima che facesse E.R. e la cosa bella da dire di lui è che oggi è esattamente lo stesso Jorge che era allora. Lo adoro. Vorrei far film con lui tutta la vita.

Lei è tedesca da parte di madre. E bilingue. Insegna il tedesco a Louis?
Ci ho provato, ma poi mi hanno consigliato di lasciare che prima apprenda bene l’inglese. Nel frattempo aveva imparato a dire “nein”. Ormai è fatta.

Come fa ad affrontare tutto con grazia e dignità, eventi sgradevoli compresi?
Mi voglio bene. E non voglio che questo cambi. Sono felice di quello che ho e sono grata ogni giorno per questo. La vita è bella. È così semplice.

L’infedeltà…
Non mi addentrerei in quei territori. Non ho nessuna intenzione di rispondere alla domanda che sta per farmi.

Allora, visto che c’è un ometto che oggi occupa la sua vita, crede che prima o poi ci sarà spazio per un uomo adulto?
Non lo so. Per adesso ho tempo solo per l’ometto. E non cerco altro. So quanto sono fortunata. Chi sa che cosa mi porterà il domani?…”

Per le immagini: Hot Celebs Home

Scritto da Style24.it Unit

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