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Il 69° Festival di Sanremo si è concluso con la vittoria di Mahmood, ma le polemiche sono state tantissime. Subito dopo la proclamazione del vincitore, c’è stata la classica conferenza stampa e Claudio Baglioni ha cercato di rispondere a tutte le critiche che sono state mosse nei confronti della ‘sua’ kermesse, soprattutto in merito ai metodi di votazione.
Le polemiche su Sanremo 2019
Il 69° Festival di Sanremo si è svolto all’insegna delle polemiche. Una di queste ha riguardato la modalità di voto, nello specifico la differenza che c’è tra i voti del pubblico a casa da quelli della sala stampa e della giuria di onore. Soprattutto, considerando che Mahmood è stato eletto come vincitore con il 14,1% di voti provenienti dal pubblico a casa. Stando alle preferenze dei telespettatori infatti, il trionfatore sarebbe dovuto essere Ultimo, che ha ottenuto il 46,5% dei voti. Mai come in questo caso, i social sono insorti, ritenendo ingiusta la premiazione, visto che Ultimo aveva superato il collega del quadruplo. È proprio il ‘figlioccio’ di Fabrizio Moro ad aver sottolineato la cosa sui social, pubblicando un post che poi è stato cancellato. Ultimo, dopo il notevole nervosismo mostrato in sala stampa contro i giornalisti, ha scritto: “La gente è la mia vittoria. Da casa eravamo il quadruplo rispetto agli altri. Dalla parte vostra per sempre. Ci vediamo al tour e allo Stadio Olimpico”. Ora, tralasciando le polemiche sorte attorno alle dichiarazioni fatte da Ultimo, rimane il fatto che la sala stampa e la giuria d’onore, votando in massa per Mahmood hanno ‘azzerato’ le preferenze del pubblico a casa che è esploso sui social. Ovviamente, questo ‘problema’ sulle votazioni è stato fatto notare anche a Claudio Baglioni che, durante la conferenza post Festival, ha risposto a tutte le critiche che sono state mosse, arrivando addirittura ad ipotizzare che questo problema possa ripresentarsi in futuro.
La replica di Claudio Baglioni
Che Claudio Baglioni continui ad essere direttore artistico o meno, poco importa: il problema delle percentuali delle votazioni continuerà ad esistere, a meno che non venga modificato. Il direttore artistico ha affermato: “O l’esito della gara diventa di nuovo deciso da giurie ristrette di addetti ai lavori, o questa mescolanza rischia di essere discutibile. Se il Festival volesse essere una manifestazione popolare potrebbe anche essere gestita solo dal televoto”. La posizione di Baglioni è molto chiara, ma non possiamo ancora sapere se verrà riconfermato anche per il 70° Festival e se la macchina organizzativa di Sanremo stia già pensando ad una possibile soluzione. Nel frattempo però, questa edizione della kermesse è andata così e Mahmood, nel giro di un mese, si è ritrovato da Sanremo Giovani al Festival, sbaragliando, assolutamente a sorpresa, tutta la concorrenza. Da artisti con carriere decennali, come Loredana Bertè, a giovani talenti amatissimi dal pubblico come Ultimo e Irama. Baglioni, nel frattempo, non conferma, ma allo stesso tempo non nega una sua probabile conduzione del 70° Festival di Sanremo, anche se ammette che “di lavoro da fare ce ne sarebbe, e mi piacerebbe anche farlo”. Quali sarebbero le ‘modifiche’ che la kermesse dovrebbe avere? Per esempio la possibilità di ridurre i brani in gara: anche il Claudio si è accorto che 24 sono troppi, visto che la messa in onda allunga eccessivamente la durata delle serate. Ovviamente, a tutto ciò, si aggiungono le modalità di voto, che nella finale hanno creato non poche polemiche.