Sanremo 2019 dedica a Pino Daniele il tradizionale premio alla carriera. Un tributo commosso alla presenza di due delle figlie dell’artista, che hanno ritirato il premio a nome suo.
Premio alla Carriera per Pino Daniele
Era stato annunciato diverso tempo fa: durante la seconda serata del Festival un premi alla carriera – il tradizionale leone d’oro rampante sulla palma di Sanremo – sarebbe stato consegnato ai figli di Pino Daniele in onore dell’artista scomparso ormai 4 anni fa.
Emozionate, due delle figlie di Pino Daniele sono salite sul palco: una, la minore, è la famosissima Sara Daniele, amica del cuore di Aurora Ramazzotti e seguitissima sui follower per le sue battute pungenti e lo stile spontaneo e incisivo con cui è in grado di stare davanti alla telecamera. Sara è anche la più conosciuta e la più amata delle figlie di Pino, grazie alla canzone che porta il suo nome e che fu incisa nell’album Medina.
Proprio Sara, dopo la rapida lettura delle motivazioni del premio eseguita da Claudio Bisio, ha voluto prendere il microfono e ringraziare il sindaco di Sanremo e il direttore artistico del Festival, affermando che suo padre sarebbe stato estremamente felice di ricevere un riconoscimento di tale importanza da parte di un Festival a cui, in effetti, non ha mai partecipato.
Meno incisivo e più confuso l’intervento dell’altra figlia di Pino, evidentemente meno abituata alla pressione delle telecamere: un breve ringraziamento di rito e infine le due sono tornate a sedere tra le prime file della platea.
Le proteste su Twitter
La premiazione alla carriera di Pino Daniele è stata relegata dal palinsesto della serata a mezzanotte e quaranta ed è durata una brevissima manciata di minuti. Non è stata seguita, per giunta, da nessun omaggio musicale alla memoria dell’artista. Si tratta di una serie di scelte che hanno profondamente scontentato il pubblico da casa, il quale avrebbe voluto come minimo che la premiazione avvenisse in una fascia oraria più consona all’importanza del premio consegnato.
L’omaggio di Ghemon
Fortunatamente il Dopofestival ha dimostrato per la seconda volta consecutiva di avere qualcosa da insegnare al Festival vero e proprio in fatto di attenzione ai dettagli e talento dei presentatori. Ghemon ha infatti aperto il dopofestival interpretando Anna Verrà, una famosa canzone di Daniele dedicata ad Anna Magnani.
Il rapper ha dichiarato negli scorsi giorni di apprezzare enormemente Pino Daniele in qualità di artista e di comunicatore, spiegando che Daniele ha influenzato enormemente il suo linguaggio musicale e artistico (tra l’altro i due condividono le origini campane) e che conoscerlo sarebbe stato per lui un onore enorme e indimenticabile. Ghemon è stato quindi l’unico in grado di prendere sulle spalle il fardello di un omaggio a Pino Daniele, anche se lo ha fatto scegliendo di interpretare una canzone scritta in italiano (anche se la cadenza inconfondibile del chitarrista scomparso nel 2015 la rendeva estremamente partenopea). Il pubblico del dopofestival ha applaudito commosso e, probabilmente, anche i telespettatori hanno avuto modo compensare un po’ il dispiacere. Tutto troppo breve.