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Rula Jebreal, ospite del settantesimo Festival di Sanremo, salirà sul palco dell’Ariston nel corso della prima serata del 4 febbraio.
Durante la conferenza stampa pre kermesse, la giornalista palestinese ha rivelato che devolverà parte del suo compenso all’attivistà irachena Nadia Murad.
Ospite della prima serata del Festival di Sanremo, Rula Jebreal salirà sul palco dell’Ariston con un monologo dedicato alle donne. La giornalista e scrittrice palestinese, nel corso della conferenza stampa pre kermesse, ha rivelato qualche dettaglio in più sulla sua partecipazione. Rula, parlando di violenza come problema internazionale, ha dichiarato: “Mentre ne parlo molte donne in Italia e nel mondo subiscono violenze, vengono messe in prigione per la richiesta del diritto di voto, c’è una ragazza di 28 anni, Loujain, torturata perché ha chiesto di guidare la macchina”.
La Jebreal ha sottolineato che il tema ‘violenza’ è apartitico e che dovrebbe essere affrontato allo stesso modo da tutte le appartenenze politiche. La giornalista ha aggiunto: “Io parlo contro la violenza, quindi che significa, che vogliamo sul palco un uomo che stupra le donne? I personaggi che chiedono un contraddittorio non vedono un problema logico. La violenza non è un tema di destra, o di Rula, è un tema di uomini, di tutti”.
Rula si riferisce, molto probabilmente, a Giorgia Meloni che le aveva chiesto se sul palco dell’Ariston ci fosse un contraddittorio al suo intervento.
Rula ha poi voluto smorzare le polemiche che sono nate in questi giorni in merito ai compensi di Sanremo 2020. La Jebreal, ai giornalisti che le hanno chiesto la sua posizione in merito al cachet di 25 mila euro, ha replicato: “Il vero tema è capire perché nel 2020 le donne vengono ancora pagate il 25% in meno rispetto agli uomini che fanno il loro stesso lavoro”.
La giornalista palestinese ha cercato di spostare l’attenzione sul diverso trattamento economico che, ancora oggi, hanno uomini e donne. Poi, però, si è vista costretta a rispondere: “Ancora prima della trattativa con Rai il mio compenso era già sulla vostra stampa: anche questo dovremmo chiederci, perché si usa la stampa per portare avanti numeri non ancora accertati”. Rula non ha specificato quanto guadagnerà con la sua partecipazione al Festival, ma ha voluto sottolineare che il 50% del cachet sarà destinato all’attivistà irachena Nadia Murad.
Ha ammesso: “Ho promesso che 50% sarà donato a Nadia Murad”. La scelta della scrittrice è ricaduta su una giovane che ha alle spalle una storia molto intensa, che la vede rapita e stuprata dall’Isis. Nadia ha soltanto 21 anni, ma ha un passato da far venire i brividi. Resa schiava a Mosul dai militanti del sedicente Stato Islamico, gli stessi hanno ucciso sei dei suoi fratelli e l’hanno sottoposta a violenze inaudite.
La Murad è poi riuscita a fuggire, prima in Iraq e poi in Germania, e dal 2016 è ‘Ambasciatrice di buona volontà’ delle Nazioni Unite. Nel 2018, inoltre, ha ricevuto, assieme a Denis Mukwege, il Premio Nobel per la pace. La Jubreal, nel corso del suo monologo contro la violenza sulle donne, farà intervenire Gessica Notaro e, in videomessaggio, l’ex volto dei Pink Floyd Roger Waters.