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L’emergenza Coronavirus sta facendo tremare anche il Festival musicale più importante del nostro paese. Possibile che Sanremo 2021 sia a rischio? A chiarire la situazione e a placare gli animi è il Sindaco della città dei fiori.
Sanremo 2021 a rischio?
Da quando la pandemia Covid-19 è esplosa, sono molti i programmi che si sono visti costretti ad una pausa. Le norme di distanziamento, come dice la parola stessa, impongono alcune regole che mal si sposano con il normale svolgimento di tutte le attività, televisive e non. Nelle ultime ore, tra i tanti dubbi degli italiani, uno su tutti ha avuto la meglio: Sanremo 2021 è a rischio? Questa è la domanda che molti, sia cantanti che telespettatori, si sono posti.
A chiarire la situazione ci ha pensato il Sindaco della città dei Fiori. Alberto Biancheri ha dichiarato:
“Una cosa è emersa chiaramente. Nessuno mette in dubbio che il Festival 2021 si svolga e che abbia luogo nell’unico posto dove è possibile, Sanremo. Questi sono i punti di partenza”.
Insomma, la kermesse musicale più importante del nostro paese andrà in scena. Se per febbraio 2021 l’emergenza Coronavirus non sarà risolta, sia la Rai che il Sindaco della città troveranno una location alternativa all’Ariston. L’intenzione, quindi, è quella di non rimandare l’evento ma adeguarlo all’andamento dell’emergenza sanitaria.
Le dichiarazioni del Patron dell’Ariston
Qualche giorno fa, il patron dell’Ariston Walter Vacchino ha dichiarato:
“Serve un’ampia riflessione. Se la data di inizio febbraio non permette di fare un Festival con luci, lustrini e tutto il resto, allora può essere che si pensi di spostarlo in avanti di uno o due mesi. Ovviamente, se tutto questo permette di essere più tranquilli per tutti i protagonisti, dagli artisti agli addetti ai lavori e se la programmazione Rai lo può prevedere”.
In sostanza, il patron è d’accordo con il Sindaco ma è propenso anche ad uno slittamento della kermesse. Nonostante tutto, Vacchino ha concluso:
“L’altra ipotesi, quella più ottimistica, è che ai primi di febbraio la situazione sia tale da permettere, rispondendo a certe norme, di godersi lo spettacolo come in qualsiasi altro teatro”.
Speriamo che il patron dell’Ariston abbia ragione e che l’Ariston continui ad essere la location del Festival.