Quando è calato il sipario sull’edizione numero 74 del Festival di Sanremo, uno squillo acuto e lungo ha risuonato nell’Ariston, un grido liberatorio che si è levato dalle numerosissime voci femminili presenti sul palco. Il patriarcato canoro è stato spazzato via in questa edizione delle kermesse musicale più amata d’Italia, dove le donne hanno finalmente avuto la meritata ribalta dopo anni di sottorappresentazione.
La scaletta dei 30 big in gara annoverava ben 9 artiste donne, un numero non proprio esiguo se paragonato alle scorse edizioni. E dopo tanti anni di dominio maschile, finalmente il podio è stato al femminile con Angelina Mango che si è aggiudicata la vittoria, seguita da Geolier e Annalisa.
Il rinnovato Fantasanremo, che ha accompagnato la kermesse, aveva già presagito l’imminente primavera rosa assegnando le quote più alte proprio alle cantanti donne. E così è stato, col Festival che nell’edizione 2024 ha scelto di celebrare la sensibilità, la grazia e la potenza evocativa della musica al femminile.
A trionfare è stata Angelina Mango, la giovane rivelazione partenopea che con “La noia” ha conquistato il pubblico con la sua voce limpida e un’interpretazione intensa. Figlia d’arte del grande Pino Mango, la 21enne ha dimostrato di essere già una big pur vestendo ancora i panni dell’esordiente.
A conquistare la scena c’è stata anche Annalisa, che con “Sinceramente” è riuscita nell’impresa di restare per quasi due anni nella top 10 dei brani più ascoltati. Il suo è un inno moderno alla libertà di espressione e all’autodeterminazione, che la cantante savonese ha incarnato anche quando alcuni giornalisti le hanno posto domande inaspettate sulla sua “nuova vita da moglie”. Con classe e arguzia, in quell’occasione Annalisa ha spiegato con un sorriso che “non esiste una vita diversa, la vita è uguale a prima e meno male“. Toni pacati ma fermi, per respingere al mittente retropensieri e stereotipi sul matrimonio e il viaggio di nozze di un’Italia ancora troppo ancorata al passato.
A completare il trionfo rosa ci ha pensato Alessandra Amoroso, che con “Fino a qui” ha dimostrato la sua eccezionale maturità artistica. L’ex vincitrice di Amici ha definitivamente sdoganato il pregiudizio che vorrebbe i talent solo un’industria per creare fuochi di paglia, affiancandosi a mostri sacri come Loredana Bertè e Fiorella Mannoia. A cui si affiancano apprezzatissime novità come Big Mama e Clara.
Sanremo 2024 è stato davvero il festival delle donne e segna un grande passo verso quel rinnovamento del linguaggio artistico che la musica italiana aspettava da tempo. Dopo anni di sottorappresentazione, finalmente le giuste proporzioni: le donne al festival non più un’eccezione ma la norma, e dominano il podio ottenendo due dei tre piazzamenti principali. Del resto la parità di genere rappresenta il presente e il futuro della musica.