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Il Festival di Sanremo è molto più di un semplice spettacolo musicale; è un business da milioni di euro che coinvolge entrate pubblicitarie, spese di produzione e stipendi degli artisti coinvolti.
L’edizione 2024 si presenta come un banco di prova significativo per la Rai e, in particolare, per Amadeus, direttore artistico e conduttore dell’evento.
Sanremo è un affare serio, con introiti che nel 2023 hanno superato abbondantemente i 50 milioni di euro, un aumento considerevole rispetto ai 42 milioni del 2022 e ai 37-38 milioni del 2020. Gli incassi pubblicitari sono la chiave di volta, alimentati da grandi sponsor, e l’obiettivo ambizioso è raggiungere i 60 milioni quest’anno.
Un bilancio che, se raggiunto, eguaglierebbe gli introiti pubblicitari degli ultimi Mondiali di calcio.
Amadeus, figura centrale nell’organizzazione, si posiziona al vertice con un ingaggio di circa 700.000 euro. Un ruolo che va oltre il palco, coinvolgendo spese di co-conduttori, tecnici, dirigenti e ospiti. Marco Mengoni guida la classifica dei co-conduttori meglio pagati, seguito da Cuccarini, Giorgia e Mannino.
Le spese per la co-conduzione oscillano tra i 180.000 e i 200.000 euro, creando un mosaico complesso di costi da gestire.
L’appeal di Sanremo si estende oltre i confini nazionali, attirando ospiti internazionali di prestigio. Russell Crowe e John Travolta sono tra le stelle che si esibiranno quest’anno. Mentre Crowe parteciperà gratuitamente, Travolta, già ospite nel 2006, riceverà un cachet di 450.000 euro.
Questi grandi nomi, insieme a artisti nazionali, contribuiscono a creare uno spettacolo che va oltre la competizione musicale.
Con 30 cantanti in gara, l’ordine di apparizione diventa un elemento cruciale, influenzando il televoto. Gli ultimi ad esibirsi rischiano una penalizzazione dovuta al calo di pubblico in terza serata. Il sorteggio, seppur cruciale, non elimina la sfida che il televoto rappresenta per la vittoria finale.
Il Festival di Sanremo è uno spettacolo che va oltre la musica, trasformandosi in un’opportunità finanziaria per la Rai. Con Amadeus alla guida per l’ultima volta, l’emittente televisiva dovrà scegliere un successore. Carlo Conti e Paolo Bonolis sono i nomi che circolano, aprendo la strada a nuove prospettive. Sanremo 2024 si preannuncia come un capitolo ricco di sfide e opportunità per questo pilastro della cultura italiana.
Oltre alle spese di produzione, i cantanti in gara ricevono un rimborso spese di 48.000 euro ciascuno, mentre il Comune di Sanremo beneficia di un assegno di 5 milioni di euro. Nonostante il costo della “carovana” Sanremo, la Rai sfrutta il boom di ascolti per attrarre cospicui investimenti pubblicitari. Nel 2023, il Festival ha generato oltre 50 milioni di euro in entrate pubblicitarie, il doppio rispetto al 2018. Sanremo offre agli sponsor una vetrina televisiva immensa e uno spazio web e social grazie a RaiPlay e YouTube, con spot standard da 30 secondi che possono superare i 370.000 euro per singolo passaggio.
Questa complessa ma redditizia combinazione di entrate e spese rende il Festival di Sanremo un asset strategico cruciale per la Rai.
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