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Andrea Bocelli potrebbe essere il prossimo direttore artistico del Festival di Sanremo, stando a quanto pubblicato in esclusiva da Oggi nella rubrica Pillole di Gossip. La notizia, che arriva senza alcun preavviso, non era stata anticipata da alcun indizio durante le conferenze stampa di Claudio Baglioni durante e dopo la fine del sessantanovesimo Festival di Sanremo. Quale sarà la scelta del cantante?
Andrea Bocelli direttore artistico?
A livello strettamente professionale, Andre Bocelli avrebbe tutte le carte in regola per ricevere il testimone di Claudio Baglioni e continuare a portare in alto il nome del Festival di Sanremo con edizioni finalizzate a mettere la produzione musicale italiana al centro dello show.
C’è però da dire che – a parte le ovvie difficoltà legate al suo handicap, difficoltà che sarebbero comunque superate facilmente – Andrea Bocelli non possiede le doti di intrattenitore che Baglioni ha dimostrato di saper utilizzare a beneficio dello spettacolo nel corso dei suoi festival. Inoltre, anche durante i suoi numerosissimi concerti in giro per il mondo, Andrea Bocelli sembra molto (ma molto) più a suo agio nei panni di cantante e musicista piuttosto che di showman.
Detto questo, c’è da constatare che fin dal principio della sua carriera, cominciata in maniera ufficiale proprio sul palco di Sanremo nel 1994, quando trionfò tra le nuove proposte con il brano Il Mare Calmo della Sera, Andrea Bocelli ha un legame particolare con il pubblico dell’Ariston. Quel legame si è rinnovato proprio quest’anno, in occasione della “presentazione ufficiale” del figlio di Andrea al pubblico di Sanremo. I due hanno duettato insieme tra gli applausi scroscianti (ed estremamente sinceri) del pubblico del teatro.
Le dichiarazioni di Claudio Baglioni
Come si sa, la direzione artistica di Claudio Baglioni quest’anno non è stata la più semplice delle 69 edizioni del Festival. Apertamente schierato contro le posizioni politiche del Ministro degli Interni e del partito di cui quest’ultimo è segretario, Baglioni è stato in qualche modo “imbavagliato” dai vertici Rai, ai quali il direttore artistico ha dovuto assicurare di non andarci troppo pesanti con i siparietti politici che, quando presenti, sono stati affidati all’esperienza e alla sensibilità di Claudio Bisio, in maniera che Baglioni non si esponesse mai in prima persona.
Duramente provato dalla fatica organizzativa richiesta dalla gestione del Festival e dalle polemiche che sono nate nel corso della kermesse proprio a causa delle sue chiare idee politiche, Baglioni ha affermato in più di un’occasione di essere disposto a lasciare il timone di Sanremo e, anzi, di non aver alcuna intenzione di tornare all’Ariston come Dittatore artistico.
In una delle ultime conferenze stampa, a cui ha partecipato nei giorni finali del Festival però, Baglioni aveva rimescolato completamente le carte, lasciando trapelare la speranza di condurre ancora un’edizione della kermesse.
Sto pensando magari a due o tre anni di seguito. Se riuscissi a dormire per un mese di seguito potrei anche cominciare a pensarci. Adesso non ho proprio facoltà di rispondere. Intanto finiamo oggi, perché poi ci sarà da riflettere e da pensare. Chissà dove saremo, chissà chi saremo.