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Si è conclusa la 68° edizione del Festival di Sanremo condotta con successo dal direttore artistico Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. Rischiavano di essere squalificati per presunto plagio, ma poi tutto è rientrato e hanno continuato ad essere tra i favoriti della gara fino a vincerla Ermal Meta e Fabrizio Moro, con la loro intensa “Non mi avete fatto niente”, un inno alla pace ispirato alla lettera del marito dell’attentato al Bataclan di Parigi del 12 novembre 2015. Seguono Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza”, i quali si sono anche aggiudicati il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”, e “Il mondo prima di te” di Annalisa.
Altro premio per i vincitori
Gli apprezzatissimi Fabrizio Moro ed Ermal Meta si sono anche aggiudicati un altro premio, il TIMmusic. Con molti ringraziamenti, Ermal Meta ha dichiarato: “Siamo onorati, non ci aspettavamo di arrivare fin qui. Non ho altre parole, perchè è difficile camminare sopra questo palco”. “Il mio pensiero va a tutti i ragazzi che ci hanno sostenuti in tutti questi giorni, questo ci ha dato la forza di affrontare qualsiasi cosa”, ha aggiunto Fabrizio Moro, riferendosi all’affetto del pubblico nelle difficili ore in cui sembrava che lui ed Ermal dovessero essere squalificati dalla gara. Inoltre il cantautore ha fatto riferimento al co-autore di “Non mi avete fatto niente”, Andrea Febo, e ha dedicato la propria vittoria al proprio figlio maggiore, Libero, mentre Meta l’ha dedicata alla propria casa discografia e a tutti coloro che hanno creduto in lui “quando nessuno ci credeva”.
Gli altri classificati
Seguono nella classifica Ron con “Almeno pensami”, bellissimo inedito del compianto Lucio Dalla, a cui Ron era molto legato. Per lui anche il Premio della Critica “Mia Martini”. Quinti Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico con “Imparare ad amarsi”, che ottiene anche il nuovo Premio alla Migliore Interpretazione intitolato ad un altro grande della musica italiana scomparso, Sergio Endrigo – omaggiato qualche sera fa da Claudio Baglioni e Il Volo -.
Invece al sesto classificato Max Gazzè con “La leggenda di Cristalda”, dedicata alla struggente storia del monolite di Pizzomunno a Vieste, è andato il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la Migliore Composizione, che Gazzè ha voluto condividere con il direttore d’orchestra Clemente Ferrari.
Settimo posto per la piacevole “Passami er sale” di Luca Barbarossa; ottavo per Diodato e Roy Paci con “Adesso”; nono posto per i The Kolors con “Frida”; decimo per Giovanni Caccamo con “Eterno”; undicesimo per Le Vibrazioni con “Così sbagliato”; dodicesimo Enzo Avitabile e Peppe Servillo con “Il coraggio di ogni giorno”; tredicesimo Renzo Rubino con “Custodire”; quattordicesima Noemi con “Non smettere mai di cercarmi”; quindicesimo Red Canzian con “Ognuno ha il suo racconto”; sedicesimo per i Decibel – voce di Enrico Ruggeri – con “Lettera dal duca”; diciassettesima Nina Zilli con “Senza appartenere”; diciottesimi Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con “Il segreto del tempo”; diciannovesimo Mario Biondi con “Rivederti” e purtroppo chiudono male la loro carriera Elio e le Storie Tese, che arrivano ultimi con “Arrivedorci”.
Altro premiato della serata, ma per la categoria “Nuove Proposte”, è stato il secondo classificato, Mirkoeilcane, per la canzone “Stiamo tutti bene”, su un tragico viaggio dell’immigrazione via mare.