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Ermal Meta e Fabrizio Moro non trovano pace dopo la prima serata del Festival di Sanremo.
Dopo una vicenda che ha visto diverse versioni accavallarsi in poche ore, arriva la notizia che saranno sospesi dal Festival fino a che non si arriverà a un verdetto definitivo in merito alla loro situazione.
Era stato addirittura il Vicedirettore di Raiuno Claudio Fasulo ad assicurare in conferenza stampa, pochissime ore fa, che la canzone di Meta e Moro rispettava il regolamento del Festival e che quindi non c’era alcuna ragione per ritirare il brano dalla gara.
E’ recentissima invece la comunicazione che, contrariamente a quanto detto finora, il direttore artistico Claudio Baglioni assieme ai dirigenti Rai ha stabilito di sospendere la partecipazione di Meta e Moro fino a che non si farà chiarezza totale sulla questione e la Rai avrà stabilito una linea di condotta definitiva.
Il problema sembrerebbe riguardare l’esecuzione in pubblico di Silenzio, la canzone da cui il ritornello di Non Mi Avete Fatto Niente è stato ripreso.
C’è da dire che sia gli interpreti sia l’autore del ritornello incriminato non avevano mai nascosto il fatto che la canzone di quest’anno prendesse le mosse da una rielaborazione del testo che Andrea Febo aveva scritto per Silenzio: se la Rai avesse voluto accertare la regolarità della partecipazione di Meta e Moro avrebbe potuto muoversi per tempo.
Claudio Baglioni durante una conferenza stampa molto attesa ha spiegato che c’è tutta una giurisprudenza atta a fare chiarezza e giustizia nelle delicatissime questioni di plagio.
Ha anche affermato che, dal momento che è stato letteralmente scritto di tutto in ambito musicale, appare talvolta ridicolo accampare accuse di plagio. Considerando che non si tratterebbe di plagio ma di autocitazione dello stesso autore, la faccenda assume toni sempre più vicini a quelli da commedia degli errori.
Il direttore artistico del Festival di Sanremo ha anche sottolineato che nella forma canzone moderna il ritornello ha perso gradualmente di importanza e che quindi non è più considerato rilevante come accadeva ad esempio mezzo secolo fa.
Detto questo, Baglioni afferma comunque di non voler essere l’avvocato di nessuno e che, come tutti coloro che stanno incessantemente documentandosi sul caso, attende di avere tutti gli strumenti necessari a decidere secondo giustizia.
Alla sua prima direzione artistica del festival di Sanremo, Baglioni sta dimostrando di procedere con i piedi di piombo. Anche se appare chiaro dalle sue parole che non si possa parlare di plagio, ha deciso comunque di appoggiare la sospensione di Meta e Moro dalla competizione. Si tratta di una misura cautelativa da parte della direzione artistica di Sanremo nel suo insieme, che non intende passare alla storia per aver commesso un errore grossolano sull’applicazione di un regolamento vecchio quasi di 70 anni.
Ancora nessuna dichiarazione da parte di Fabrizio Moro e Ermal Meta, che però hanno già comunicato l’uscita del brano negli store digitali. Da parte del pubblico e soprattutto dei fan dei due cantautori sembra esserci un enorme riscontro e moltissimo sostengo in un momento artisticamente così difficile. Non stupirebbe che il singolo vendesse moltissimo, a dispetto dei regolamenti.