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Sono passati sessantuno anni dalla prima volta che Nel blu dipinto di blu approdava a Sanremo. Il Festival lo ricorda così.
Modugno continua a volare
Era il 31 gennaio del 1958 e Gianni Angus annunciava, davanti ad un trepidante pubblico italiano, la prima esibizione di Domenico Modugno al Festival di Sanremo. L’Italia del boom economico, dei dorati anni ’50 che si muovevano rapidamente verso le contestazioni degli anni ’60, era pronta a conoscere quello che sarebbe diventato il principe di Volare, l’inventore della musica pop italiana. Un giovane Modugno saliva per la prima volta sul palcoscenico di Sanremo pronto ad esibirsi con un singolo che sarebbe rimasto nella storia. La canzone in questione si chiamava Nel blu dipinto di blu e cambiò per sempre la concezione di Italia e di musica nel mondo. Giovane artista creativo, Modugno detto Mimì, si lasciava alle spalle il piccolo paesino di Polignano a Mare per entrare per sempre nel cuore degli italiani e diventare un’icona internazionale. Scritta da Franco Migliacci, che fino a quel momento non aveva mai scritto un testo ne si intendeva di musica, la canzone si intona perfettamente con il clima ”spaziale” del periodo. Mentre l’Italia volava, infatti, l’America si lanciava in una sfida all’ultimo cielo contro gli Sputnik dell’Unione Sovietica e la cagnolina Laika moriva immolandosi in nome della scienza.
Nel blu dipinto di blu
“Di blu mi sono dipinto, di blu mi sono vestito per intonarmi al cielo lassù nel firmamento. Volare verso il sole e volare, volare felice più in alto del sole e ancora più su… Nel blu dipinto di blu”. Queste le parole con cui iniziava uno dei più grandi successi internazionali. Milioni di copie vendute e milioni di sogni sono nati ascoltando le strofe visionarie di questa canzone la cui storia è patrimonio della cultura italiana. Franco Migliacci, diventato poi paroliere e produttore musicale, all’epoca non aveva mai scritto un testo musicale e aspettava nel suo appartamento di Roma l’amico Domenico per una scampagnata al mare.
La leggenda vuole che Modugno gli desse buca preferendo portare al mare Franca Gandolfi che diventerà in seguito sua moglie. Arrabbiato con l’amico e non sapendo che fare Migliacci si ubriacò con l’unica cosa che potè trovare nella sua stanza, un fiasco di chianti toscano. Complici i fumi dell’alcool e la calura dell’estate romana Migliacci si lasciò ispirare da dei quadri di Chagall che aveva appeso al muro e si fece trasportare dalle parole. É così che nasce Nel blu dipinto di blu, ispirata a L’homme in blu e Le coq rouge. Ed è proprio così che vogliamo ricordare Modugno, come un uomo sempre un po’ colorato di blu.