Colpi di scena anche durante la finalissima della sessantottesima edizione del Festival di Sanremo. Dopo la temporanea sospensione dal gioco, trionfo per Ermal Meta e Fabrizio Moro. Una canzone toccante e profonda, commovente e tematicamente importante. A portarla in scena due cantautori sempre molto poetici, Non mi avete fatto niente è già sulla bocca di tutti. Il testo è un inno alla vita, contro la paura. Una vetrina importante per i prossimi Eurovision.
A Sanremo vince la poesia
Due poeti della canzone italiana hanno dato vita a un duo mozzafiato. “Non mi avete fatto niente” è la canzone che ha vinto la nuova edizione del Festival di Sanremo. Un mix di poesia e attualità, il testo ha emozionato e conquistato tutti quanti! Ermal Meta e Fabrizio Moro ci hanno fatto venire la pelle d’oca, emozionandoci con un brano unico e suggestivo.
Un percorso un po’ travagliato quello che li ha visti protagonisti a Sanremo. Si è parlato di plagio, quindi è girata la voce della squalifica. Alla fine la poesia ha avuto la meglio: per i due solo una sospensione, allontanati dal palco dell’Ariston in occasione del secondo appuntamento. Rientrati in gara, ci hanno incantato con una canzone che è un vero e proprio “inno alla vita”, come l’hanno definita due dei suoi tre autori.
Il significato della canzone
Il brano nasce dalla paura dilaniante e dilagante in tutta Europa, conseguente agli attentati terroristici degli ultimi anni, in particolare dopo l’accaduto di Manchester e Barcellona. “La canzone è un inno alla vita, un urlo che si leva da un’umanità colpita ma che nei momenti più complessi e drammatici rinasce facendosi spazio verso il futuro, col sorriso di un bambino”, hanno commentato i due cantanti. A sottolineare la rilevanza del tema trattato nel testo, ci pensa Simone Cristicchi, artista con cui Moro ed Ermal Meta hanno duettato nella penultima serata del Festival.
Il successo dopo Sanremo
Ermal Meta e Fabrizio Moro calcano ancora il palco dell’Ariston. Giusto un anno fa, il cantante italo-albanese ha raggiunto il terzo posto con Vietato Morire. Un pezzo toccante che gli ha spianato la strada verso l’ascesa, una carriera che si prospetta veramente prosperosa. Vanta numerosi duetti con cantanti prestigiosi e un album di inediti è in uscita, Non abbiamo armi.
Fabrizio Moro, invece, ha partecipato al Festival della canzone italiana ben 5 volte. Parte nel 2000 con “Un giorno senza fine”. Sette anni dopo arriva la meritata vittoria con Pensa: vince nella categoria giovani con un brano dedicato alle vittime della mafia e si aggiudica anche il premio Mia Martini della Critica. Un anno dopo, nel 2008, si classifica in terza posizione, aggiudicandosi un’altra medaglia del Festival. Come l’amico e collega Ermal Meta, non mancano i testi scritti per altri grandi interpreti, che negli anni si sono esibiti sul palco dell’Ariston e non solo. Ora esce con Parole rumori e anni, album con 13 dei suoi più grandi successi, riarrangiati e rimasterizzati, insieme a due inediti.
Adesso per i due c’è una carriera tutta in ascesa. Sia Moro sia Ermal Meta sono impegnati con tour mozzafiato. Il cantante romano per la prima volta si esibirà allo Stadio Olimpico di Roma, il 16 giugno. Un paio di mesi prima, il 28 aprile, sarà il turno di Ermal Meta, che delizierà tutti i suoi fan al Forum di Assago. Insomma, i due stanno veramente cavalcando l’onda del successo e dalla loro amicizia ci aspettiamo grandi cose e interessanti collaborazioni!