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Sarah Jessica Parker è stata tra i role model più apprezzati degli anni Novanta. Il suo personaggio più famoso, quella Carrie Bradshaw intorno a cui ruotava la serie Sex And The City, era l’emblema della donna forte ed emancipata ma sul set Sarah non veniva affatto trattata in maniera corretta. come ha svelato di recente.
Sarah Jessica Parker, le molestie sul set
Il clamore generato dal movimento #metoo si è ormai placato, ma continuano a spuntare di tanto in tanto racconti e testimonianze da parte di attrici e donne dello spettacolo che affermano di aver subito molestie di diverso tipo nell’arco degli anni e soprattutto sul luogo di lavoro da parte di uomini insospettabili e spesso completamente “intoccabili” a causa del loro prestigio sociale e professionale.
Sarah Jessica Parker ha raccontato di non essere stata affatto immune da questo tipo di spiacevoli dinamiche. Sul set di Sex And The City la situazione si era fatta intollerabile: un attore famoso la molestava in maniera vistosa e continua, non curandosi minimamente del fatto che il suo atteggiamento potesse impedire all’attrice di lavorare serenamente e sopratutto in maniera consona al livello e alla fama della serie.
L’intervento del manager
Purtroppo le cose non cambiarono nemmeno dopo le ripetute proteste da parte dell’attrice, che si sentiva completamente priva di potere sul luogo di lavoro, nonostante il fatto che il suo personaggio fosse il centro focale della narrazione da cui la serie prendeva il via.
Dopo aver subito in silenzio e per lungo tempo questa spiacevole situazione, Sarah Jessica Parker decise di rivolgersi al proprio manager spiegandogli la situazione. L’uomo decise di proteggere la sua assistita passando direttamente alle maniere dure e arrivando a ricattare la produzione.
Il manager affermò di aver comprato per Sarah un biglietto aereo di sola andata per tornare a casa e lasciare il luogo di lavorazione della serie: glielo avrebbe spedito se le cose non fossero cambiate con effetto immediato. La scelta del manager fu una vera e propria salvezza per l’attrice, che da quel momento in poi riuscì a lavorare serenamente al resto della serie.
La storia di Sarah Jessica Parker ha tutta l’aria di essere vera, tuttavia non sono pochi coloro che sui social e sui siti di diverse testate giornalistiche, affermano che potrebbe trattarsi dell’ennesimo “canto del cigno” da parte di un’attrice ormai al tramonto in cerca di un po’ di attenzione mediatica per rilanciare la propria carriera.
A consolidare questo sospetto il fatto che la Parker non abbia mai fatto il nome dell’attore in questione, una scelta che secondo molti è assolutamente priva di senso: a quale scopo denunciare il fatto senza fare il nome del colpevole perché la giustizia faccia il suo corso, anche se con trent’anni di ritardo?.
Si tratterebbe quindi di un meccanismo simile a quello che avrebbe messo in atto la nostra Pamela Prati, la quale avrebbe finto di avere un uomo disposta a prenderla in moglie pur di tornare al centro della cronaca rosa nazionale.