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La sfiata Schiaparelli Haute Couture è un omaggio alla fenice.
Vediamo insieme, all’interno di questo articolo, di saperne di più.
A Parigi c’è stata la sfilata Schiaparelli haute couture, che è stata un omaggio alla fenice. La collezione Autunno Inverno 2024 2024 si chiama proprio “La Fenice”. La nuova collezione è un invito a sognare e ad esprimere la propria personalità attraverso la moda, proprio come fa la fenice, che rinasce dalle proprie ceneri, per tornare ancora più forte di prima.
E la moda, proprio come la fenice, ha questa capacità di reinventarsi continuamente. La sfilata di Parigi si è svolta ieri, 24 giugno, all’Hotel Salomon de Rothschild. Il direttore creativo di Schiaparelli, Daniel Rosberry, ha scelto di presentare la nuova collezione negli scantinati del palazzo, nei quali è riuscito a ricreare una scatola di moquette di colore nero illuminata soltanto da lampadari di cristallo. Le piume sono state le vere protagoniste di questa nuova collezione, ma andiamola ora a vedere nel dettaglio.
Come abbiamo appena visto, è stata presentata la collezione Autunno Inverno di Schiaparelli a Parigi, ieri 24 giugno, chiamata La Fenice. Un collezione che celebra la metamorfosi e l’evoluzione, come fa la fenice che rinasce dalla proprie ceneri. Nel 1941la sfilata si aprì con la fondatrice, Elsa Schiaparelli, che indossò una stola di piume bianche, omaggio alla ballerina Anna Pavlova.
Protagonisti della sfilata ieri sono stati abiti a colonna, gonne ampie, maniche a sbuffo, ma anche smoking a mezze maniche, abiti bustier, maxi gonne in tulle e cappotti super avvolgenti. Ma, come detto in precedenza, è la stola in piume la vera protagonista di questa nuova collezione firmata Daniel Rosberry. I look della varie modelle sono stati impreziositi da collane, bracciali, orecchini, che hanno reso l’intero look ancora più unico.
Rosberry ha voluto omaggiare così sia la storia della casa di moda, ma anche il rapporto intimo che c’è tra la moda e le donne. Elsa Schiaparelli è sempre stata una grande fan del piumaggio, ma ecco cosa ha detto il direttore creativo Daniel Rosberry: “per il gala di apertura del ristorante ambassadeurs di Parigi, Schiaparelli indossò un abito dipinto da Dunand, con una stola di piume di cigno, elegantemente avvolta intorno alle spalle.
Si trattava di un omaggio alla grande ballerina Anna Pavlova, morta nello stesso anno, con la quale Schiaparelli veniva spesso scambiata.”. La Pavlova era quindi paragonata a un cigno, ma Elsa si è invece sempre sentita come una fenice, anche per questo Roseberry ha deciso di puntare proprio sulla fenice per questa collezione Autunno Inverno 2024 2025, una collezione che ha davvero stupito tutti. Sembrava quasi di essere in un giardino incantato, pieno di divinità alate.
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