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La mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, in tutti questi anni non ha mai perso la speranza di poter riabbracciare la sua bambina. Nonostante vari processi, la principale indagata Jessica Pulizzi è stata assolta dall’accusa di essere la responsabile del rapimento di Denise.
La foto della speranza
Alla redazione di “Chi l’ha visto” però, è arrivata una foto di una ragazzina che sarebbe molto simile all’identikit elaborato tempo fa dai RIS.
Tuttavia, è bene precisare che più volte ci sono stati dei mitomani che hanno dato segnalazioni fasulle creando così ancora più dispiacere nei famigliari della piccola. Gli inquirenti faranno comunque tutti gli accertamenti del caso.
Rimane ancora un altro barlume di speranza per poter scoprire la sorte della bambina e stiamo parlando delle impronte digitali che sarebbero state rinvenute in diversi luoghi dopo la scomparsa della bambina. I rilevamenti sono stati inviati ai RIS dalla Procura di Marsala e verrà prelevato il DNA per accertare che appartengano a Denise.
Dalla scomparsa a oggi: quali sono le novità?
Denise scompare nel nulla il 1°settembre 2004 all’ora di pranzo, mentre stava giocando nel cortile sotto casa con i suoi cuginetti. Pochi minuti di distrazione e della bambina non si avranno mai più notizie. I sospetti ricadono subito nel nucleo famigliare, in particolare sui contrasti sulla famiglia del padre di Denise. Le indagini partono, si cerca la bambina ovunque, si valutano anche piste come riti occulti e traffici di organi.
Passa un anno e nell’ottobre del 2005, spunta un video di una guardia giurata che filma una bambina molto somigliante alla bambina; il dubbio si infittisce anche perché la madre la chiama “Danas”. Secondo Piera Maggio quella piccola è sua figlia, ma le indagini, che si estenderanno poi in altre regioni e addirittura fuori dall’Italia, si concluderanno in un nulla di fatto.
La principale indagata
Nello stesso anno, la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, viene iscritta nel registro degli indagati dopo che gli investigatori, hanno registrato la voce della ragazza mentre sembra dire alla madre “Io la portai a casa”. Anche qui però, dopo anni di processi, la ragazza verrà assolta da ogni capo di accusa.
Nel 2007, un certo Giuseppe D’Assaro confessa di aver gettato in mare il corpo della bambina che sarebbe stata uccisa da una dose massiccia di tranquillanti. Per il delitto, D’Assaro avrebbe fatto il nome anche di Rosalba Pulizzi, sua ex moglie. L’accusata si difende, sostenendo che l’ex marito è un folle, tesi confermata anche dalla mamma di Denise, la quale non vuole pensare alla tragica sorte della figlia.
E’ davvero possibile che una bambina possa sparire misteriosamente da un piccolo quartiere e che nessuno abbia visto o sentito nulla? Forse non sono state affrontate con attenzione tutte le piste? Dopo tredici anni, sembra essersi acceso un piccolo barlume di speranza, sperando che non si tratti di un solito scherzo di cattivo gusto fatto da gente incivile e senza cuore.