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Selvaggia Lucarelli ha voluto commentare su Facebook un episodio di cui Laura Pausini si è resa protagonista alcune sere fa durante il suo terzo concerto a Milano.
Se la Pausini si è lasciata andare a un’offesa pubblica nei confronti di una donna che l’ha profondamente delusa, la Lucarelli ha deciso di prendere le difese proprio della donna in questione (anche non conoscendola) e di puntare il dito sulla leggerezza con cui la Pausini si sarebbe lasciata andare a un commento sessista reso ancora più grave dal fatto di essere stato pronunciato in pubblico e davanti a una folla di fan adoranti.
Selvaggia Lucarelli non ne perdona una, e soprattutto quando sa di aver ragione non è abituata a usare mezzi termini. Nel suo lungo post su Facebook ha attaccato Laura Pausini molto duramente, non riuscendo a perdonarle il fatto di aver utilizzato un aggettivo sessista per offendere l’ex amica per la quale ha scritto la canzone Pensieri a Metà.
Il punto focale della critica della Lucarelli è riassunto in alcune frasi:
L’insulto sessista rivolto a una donna da una donna è sempre un insulto sessista.
E fa veramente pietà che una donna così esposta, così amata, così idolatrata, pensi bene di offendere un’altra donna rea di chissà quali peccati passati (e su un palco davanti a migliaia e miglia di ragazzine), chiamandola non bastarda, stronza, infame. No. T**IA.
Davvero pessima. Quasi quanto il suo ultimo album.
Il problema, quindi, secondo la giornalista de Il Fatto Quotidiano, non è tanto che la cantante abbia utilizzato un linguaggio sconveniente, sul quale si potrebbe effettivamente chiudere un occhio. Il problema è che la Pausini abbia scelto di utilizzare in pubblico e contro un’altra donna un’offesa che si basa su un giudizio morale legato alla sessualità e non alla moralità. Se Laura le avesse gridato “infame”, perché la persona in questione ha tradito la sua amicizia, probabilmente la Lucarelli non avrebbe avuto proprio niente da ridire.
Come accade sempre in questi casi, i fan dell’artista o del personaggio pubblico che viene attaccato da un altro personaggio pubblico si schierano a difesa del proprio beniamino. Sotto al post della Lucarelli, com’era prevedibile, sono quindi fioccati commenti di ogni tipo. Molti di essi hanno minimizzato l’accaduto, puntualizzando che un linguaggio come quello utilizzato dalla Pausini viene utilizzato di frequente in un momento di rabbia e che non c’è motivo di scandalizzarsi.
La Lucarelli ha voluto specificare che la rabbia non è una giustificazione accettabile e che, comunque, l’aver scelto di fare un commento simile davanti a un pubblico numerosissimo rende il tutto ancora più grave, poiché nel momento in cui un personaggio pubblico sale su un palcoscenico diventa inevitabilmente un modello da imitare. E quale esempio ha dato la Pausini con un simile comportamento?
Laura sta collezionando una gaffe dopo l’altra: non molto tempo fa era stata attaccata dai giornali per un commento su Beyoncé in merito al fatto che l’artista americana non era riuscita a cantare al Colosseo mentre lei, prima donna ad avere questo privilegio, era riuscita a farlo.
“Prima gli italiani, ma solo nella musica” disse in quell’occasione. Inoltre, dopo un baletto eseguito alla meno peggio durante il proprio spettacolo, Laura si sentì in dovere di commentare “Beyoncé me fa ‘na pi**a”. In quell’occasione la cantante si difese affermando che nessuna delle sue affermazioni voleva essere offensiva nei confronti di una delle regine del pop mondiale e che la stampa stava costruendo un caso ad hoc.