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La battaglia legale tra Selvaggia Lucarelli e Luigi Mario Favoloso è iniziata nel 2018 e non ha ancora avuto fine.
I due, attraverso i rispettivi profili social, hanno fornito versioni leggermente diverse in merito ai procedimenti in corso. Cosa sta succedendo?
Correva l’anno 2018 e Luigi Mario Favoloso diventava un concorrente del Grande Fratello Nip di Barbara D’Urso. Fidanzato all’epoca con Nina Moric, l’imprenditore napoletano venne squalificato a causa di frasi sessiste nei confronti di Selvaggia Lucarelli. Luigi aveva indossato una maglietta che, anche se non è mai stato provato, recitava: “Selvaggia s**a”.
Attraverso un articolo su TPI, la giornalista ha condiviso la sua gioia davanti alla “rinvio a giudizio” del rivale.
Favoloso, quindi, dovrà comparire di fronte al giudice di pace. Quest’ultimo stabilirà se Luigi dovrà: risarcire la parte offesa con una multa da 258 a 2582 euro (che il soggetto leso ha facoltà di accettare o rifiutare), scontare la permanenza domiciliare (da sei giorni a trenta giorni), svolgere lavoro di pubblica utilità (da dieci giorni a tre mesi) o procedere a rinviare il tutto al processo ordinario.
Luigi, dopo aver ‘assistito’ alla gioia della Lucarelli, ha pubblicato via social la sua versione dei fatti. Il fidanzato di Elena Morali, neanche a dirlo, non è d’accordo con la rivale. Attraverso una serie di Stories, ha dichiarato:
“Selvaggia Lucarelli ha pubblicato sul suo profilo una notizia dove dice che io sono stato rinviato a giudizio, esultando. Per una denuncia che ha fatto lei per la famosa maglietta del Grande Fratello dove nessuno ha mai capito cosa ci fosse scritto. Questa vicenda è molto seria perché la Lucarelli ha fatto una denuncia per diffamazione aggravata, una cosa seria, prevede anche una pena detentiva. Ma il PM dopo due anni di indagine ha deciso che io devo andare da un giudice di pace, niente pena detentiva, ma soltanto un’ammenda, un richiamo, ci sarà qualcosa del genere. La cosa mi ha fatto inca**are perché (…) la Lucarelli ha perso ma dice di aver vinto e esulta sul suo profilo, si dice contenta. Stanno scrivendo una ca**ata. Il giudice ha derubricato da diffamazione aggravata a diffamazione semplice. Che è come il divieto di sosta. I giornalisti che sono andati dietro la Lucarelli sono fulminati, amici suoi radical chic e comunisti che provano a infangarmi. Sveglia, la realtà è un’altra. Qua c’è un cervello, non siamo solo tatuaggi”.
Favoloso è arrabbiato e sottolinea che la giornalista ha esultato troppo presto e, soprattutto, inutilmente. Come si concluderà il processo? Lo scopriremo solo a settembre, quando Luigi comparirà davanti al giudice di pace.