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Serena Williams è famosa per essere una delle più grandi giocatrici di tennis del mondo e, nel campo strettamente fashion, per essere una delle sportive più eccentriche in fatto di divise sportive.
In più di un’occasione infatti la Williams si è presentata in campo con completi dai coloro sgargianti, gonnelline in tutto e per tutto simili a tutù da ballerina, tute aderenti da cat woman e, un paio di volte, in calze a rete. Proprio le calze a rete sono le protagoniste del suo ultimo outfit sportivo: oltre alle chiacchiera da rivista di moda però, l’abbigliamento della campionessa è dettato da esigenze mediche molto serie.
Il gioco del tennis è uno degli sport più tradizionalisti che esistano al mondo per quanto riguarda l’abbigliamento dei giocatori. Oltre a guardare ai meri parametri tecnici dell’abbigliamento sportivo, infatti, i giudici si sentono in dovere di intervenire anche a livello estetico, stabilendo dei parametri formali a cui i giocatori devono adeguarsi per disputare partite in luoghi simbolici come Wimbledon.
La Williams si è sempre sentita piuttosto stretta all’interno delle regole dettate dal bon ton europeo sui campi di terra rossa: appena può infatti la campionessa sfoggia tute e completi dai colori sgargianti e dalle forme sorprendenti, che talvolta mettono anche in risalto una femminilità esplosiva, che troppo spesso viene oscurata dalla potenza muscolare e dal gioco aggressivo che caratterizza da sempre l’immagine di Serena.
Una delle mise più chiacchierate della tennista fu la cosiddetta tuta da cat woman che la campionessa sfoggiò in occasione del suo ritorno in campo dopo un anno di pausa. All’epoca giocava sui campi del Roland Garros, uno delle location più tradizionaliste in fatto di mise sportive. La tuta era lucida, nera e intera, con una fascia rosso scuro in vita. All’epoca i responsabili del torneo bacchettarono la Williams richiedendo un “maggior rispetto per il luogo”, peccato che il motivo per cui Serena indossava la tuta progettata dalla Nike appositamente per lei era di ordine medico.
La tuta a compressione graduata serviva infatti ad evitare trombi profondi che avrebbero potuto causare alla campionessa la terza trombosi polmonare della sua vita.
L’ultima performance sportiva della Williams si è consumata con una tutina verde acqua dalle profilature bianche. In abbinamento Serena indossava delle calze a rete che hanno fatto scalpore, nonostante il fatto che fossero praticamente invisibili a occhio nudo. Si tratta di un tipo di calze contenitive che svolgono la stessa funzione della tuta da supereroe che Serena aveva tentato di utilizzare in precedenza.
Le calze, che fanno apparire le gambe praticamente nude, costituiscono una buona mediazione tra le esigenze cliniche di Serena e quelle estetiche degli organizzatori dei tornei.
Non è la prima volta che la Williams sfoggia un paio di calze del genere: l’ultima volta le aveva abbinate a un tutù di tulle nero estremamente vaporoso che la faceva assomigliare a un incrocio ben riuscito tra una ballerina e She Hulk.