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Sergio Arcuri non ci sta e dice la sua sull’Ares gate.
Il caso scoppiato a causa di alcune dichiarazioni fatte da Adua Del Vesco e Massimiliano Morra all’interno della casa del Grande Fratello Vip, ha coinvolto tutti gli attori che nel corso degli anni hanno recitato nei film di produzione Ares.
L’attore, intervistato da fanpage, ha deciso di dire la sua sul caso Ares che da giorni impazza su giornali e tv nazionali.
Sia lui che la sorella, Manuela Arcuri, hanno prodotto il loro successo grazie alle fiction targate Ares. Da “L’Onore e il rispetto” a “Furore”, Sergio Arcuri ha affermato di aver vissuto situazioni tranquille all’interno della produzione.
Alberto Tarallo e Teodosio Losito, scomparso lo scorso gennaio 2019, per Arcuri sono sempre state persone a cui affidarsi e che gli hanno permesso di lavorare all’interno delle serie televisive più popolari di Mediaset.
Dopo le dichiarazioni fatte da Adua Del Vesco e Massimiliano Morra durante una conversazione nella casa del Gf Vip, Sergio Arcuni ha tenuto a precisare alcune cose.
Innanzitutto, nessuno, all’interno di Ares, era obbligato a fare ciò che veniva detto dal produttore Alberto Tarallo. Quest’ultimo, senza alcun riferimento preciso, era stato preso in causa dalla Del Vesco durante la conversazione ed era stato indicato come colui che costringeva gli attori ad accettare la proprie scelte.
“Sicuramente ti dava dei consigli, ma come li ha dati a mia sorella, a me e a chi ha lavorato con lui, ma consigli anche abbastanza perentori” – afferma Arcuri parlando di Tarallo. “Secondo me questa cosa va fatta così perché è giusto così. Però poi sceglievi tu. Anche a me disse che avrei dovuto cambiare nome, perché chiamandomi “Arcuri” mi avrebbero sempre paragonato a mia sorella.
Ma io, che ero fiero del mio cognome, volli mantenerlo”.
Nei confronti dei due concorrenti del gf vip non ha usato parole di conforto. Per Arcuri si sentivano già arrivati e hanno smesso di studiare, motivo per cui si affidavano in tutto e per tutto alle scelte fatte da Tarallo. Adua, dai racconti di Sergio Arcuri, viene fuori come una ragazza indifesa. Ha abitato per diverso tempo nella villa di Tarallo e Losito e ha scelto di seguire le loro orme, faceva ciò che gli dicevano, ma rimaneva una scelta personale.
“Se ne avevi bisogno e glielo chiedevi, ti ospitava molto volentieri” – continua Arcuri. “Che oggi rinneghino non mi sembra un segno di riconoscenza. Tarallo faceva un po’ il mecenate. Prendeva queste persone semi sconosciute nelle quali individuava del potenziale, come fanno le major a Hollywood. Ma con il benestare di chi era contento di lavorarci e di fare ciò che diceva Tarallo. Se non eri contento potevi tranquillamente rifiutare, non ti costringeva”.
Le dichiarazione di Arcuri in difesa della produzione Ares arrivano in seguito a numerose affermazione fatte da altri colleghi usciti dallo stesso circuito di fiction. Da Gabrial Garko che con la sua ultima ospitata al Gf Vip ha confermato le illazioni di Adua, a Eva Grimaldi.