Argomenti trattati
Il Torino Film Festival ha avuto l’onore di ospitare Sharon Stone, un’icona del cinema che ha incantato il pubblico con la sua presenza magnetica e il suo impegno sociale. Durante l’evento, l’attrice ha ricevuto la Stella della Mole, un riconoscimento che celebra il suo contributo all’industria cinematografica e alla società. Ma oltre ai riconoscimenti, ciò che ha colpito di più è stata la sua capacità di affrontare temi profondi e attuali, come la disparità di genere e la violenza contro le donne.
Sharon Stone ha condiviso con il pubblico aneddoti della sua carriera, iniziata a Milano come modella. Ha ricordato come l’Italia abbia influenzato la sua vita e la sua arte, sottolineando l’importanza della cultura italiana nella sua formazione. Durante la proiezione di “Pronti a morire”, di cui è stata anche produttrice, ha parlato della libertà creativa che ha avuto nel realizzare il film e delle sfide affrontate nel mondo del cinema, dove le donne spesso si trovano a dover lottare per ottenere il riconoscimento che meritano.
Uno dei momenti più toccanti del suo intervento è stato quando ha parlato della violenza contro le donne. Con un tono deciso, ha affermato che il femminicidio è una delle principali cause di morte per le donne nel mondo, un problema che richiede un’azione urgente. Ha esortato gli uomini a prendersi la responsabilità di educare e correggere altri uomini, sottolineando che il cambiamento deve avvenire a tutti i livelli della società.
La sua frustrazione per le disparità salariali e la discriminazione di genere nel cinema è stata palpabile, evidenziando come queste problematiche siano ancora attuali e diffuse.
Sharon Stone ha anche parlato del suo impegno nella lotta contro l’HIV/AIDS, un tema che le sta particolarmente a cuore. Ha sottolineato l’importanza della compassione e dell’uguaglianza, affermando che non possiamo permettere che pregiudizi di qualsiasi tipo influenzino chi merita aiuto.
La sua visione dell’arte come strumento di comunicazione e unione è stata ispiratrice. Ha invitato il pubblico a riscoprire la bellezza e l’umanità nelle persone che ci circondano, sottolineando che solo attraverso la comprensione reciproca possiamo costruire un mondo migliore.