Alfonso Signoini si è scagliato apertamente contro la decisione della Rai e dell’organizzazione del Festival di Sanremo di ospitare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento durante la diretta dell’ultima serata.
Zelensky a Sanremo: l’opinione di Signorini
La presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in diretta tv al Festival di Sanremo non ha mancato di destare critiche e commenti e in queste ore contro la questione si è espresso anche il conduttore Alfonso Signorini, che ha scritto in un editoriale del settimanle Chi:
“A me sembra che canali comunicativi più adatti a Zelensky e alla sua causa non manchino e che li sappia anche sfruttare bene. Di recente è volato alla Casa Bianca e nello studio Ovale ha ringraziato il presidente Biden per gli aiuti ricevuti.(…) Esistono invece dei contesti che, seppur prestigiosi, sono stonati con la realtà della guerra. Esiste anche un rispetto per chi è in prima linea a combattere, un rispetto per chi ci ha rimesso la pelle e per tutte le famiglie che sono state private di un affetto. Un giornale patinato, esattamente come la platea di uno spettacolo di svago e intrattenimento, stridono con tutto questo”, ha dichiarato il noto volto tv e in queste ore in tanti, anche via social, hanno dimostrato di pensarla esattamente come lui.
Diego Costacurta, coordinatore provinciale imperiese del Comitato di Liberazione Nazionale e membro attivo del collettivo Pecora Nera, ha invitato tutti i pacifisti d’Italia ad occupare la città di Sanremo, in segno di protesta contro la decisione di ospitare in collegamento il presidente ucraino.
Al momento Amadeus, direttore artistico di questa edizione della kermesse, non ha ancora rotto il silenzio in merito alla questione.