Argomenti trattati
Sigourney Weaver, ovvero la Signora del cinema americano, si è sempre distinta per i suoi ruoli impegnati e quel contributo all’immagine cinematografica femminile degli anni ’70.
Da ragazzina sfiduciata a donna determinata, l’attrice fa parte dell’olimpo delle attrici più impegnate di Hollywood. Oggi settantenne è un’artista instancabile con una longeva carriera. Scopriamo la vita lavorativa dell’attrice e qualche curiosità inedita.
Sigourney Weaver, è nata a New York l’8 ottobre 1949 in una famiglia benestante e non lontana dalle luci dello spettacolo. Il padre, Sylvester “Pat” Weaver, è un dirigente della NBC, mentre la madre Elizabeth Inglis è un’attrice di origini inglesi.
Molti non sanno che in realtà il suo vero nome è Susan Alexandra. La ragazza, sin piccola, odiava essere chiamata con diminutivi come ad esempio, Susy. Così, a 13 anni, dopo essersi innamorata del personaggio di Sigourney Howard del Grande Gatsby, romanzo di Francis Scott Fitzgerald, decise di appropriarsi di questo nuovo nome. Una scelta poco comune, che le garantì una immediata riconoscibilità, minimizzando il rischio di ogni possibile soprannome. La sua adolescenza non fu delle più facili, la ragazza era in cura da uno psichiatra.
Era vittima di bullismo a causa della sua altezza fuori dagli standard (a 13 anni era già 1.82) e aveva una profonda sfiducia in se stessa. Negli anni settanta, l’attrice studia teatro alla Yale University, poi si affaccia al mondo del cinema con una piccolissima apparizione nel celebre film Io e Annie di Woody Allen.
Nel 1979 arriva la notorietà con l’interpretazione di Ellen Ripley nel film Alien di Ridley Scott. Fu l’inizio di una fortunatissima saga di fantascienza che vide il suo proseguo con Aliens – Scontro finale del 1986 per il quale riceve la candidatura all’Oscar come miglior attrice protagonista, Alien³ del 1992 e Alien – La clonazione del 1997. Il suo personaggio segna la nascita di una inedita eroina e, per la prima volta nel cinema di una nuova femminilità, che non incarna più l’ideale di bellezza angelico, ma un’anti-diva autonoma e indipendente, decisa a farsi strada da sola senza la necessità di un uomo.
È poi protagonista in tre film di successo consecutivi Gorilla nella nebbia – La storia di Dian Fossey, Una donna in carriera e Ghostbusters II conquistando il grande pubblico.
Artista versatile, interpreta ancora oggi ruoli di genere differente che spaziano dall’horror alla commedia comica come ad esempio: la criminologa paranoica in Copycat (1995) o la strega cattiva in Biancaneve nella Foresta Nera (1997) fino ad arrivare al ruolo della donna autistica nel dramma Snow Cake (2006).
Nel 2002 partecipa al film The Guys, diretta dal marito e accompagnata dalla figlia, anche lei attrice, Charlotte.
Recentemente, l’attrice ha dichiarato di voler lavorare almeno fino agli 80 anni e che uno dei suoi desideri è interpretare, almeno una volta, il ruolo di Miss Marple di Agatha Christie proprio come la sua attrice preferita Margaret Rutherford.
Della sua vita privata si è sempre saputo molto poco, lontanissima dagli scandali di Hollywood nel 1983, durante un festival di teatro conosce l’attore e regista Jim Simpson, che sposerà l’anno successivo.
Si tratta di una delle coppie più solide del panorama americano. L’amore tra i due è stato sancito dalla nascita della figlia Charlotte, nel 1990, anche lei attrice. La Weaver condivide con il marito l’amore per la musica Jazz. È inoltre una convinta attivista politica e un’atleta pratica molte attività tra cui l’equitazione, il karate e la danza. Come imprenditrice dirige una propria compagnia di produzione, la Goat Cay.