Da settimana scorsa Simona Piccinetti è ufficialmente una neo-iena di Italia Uno.
Dopo essere stata "inviata in incognito" per alcuni servizi della iena Giulio Golia (ricordate, ad esempio, il campione di palpatine?), è finalmente giunto per lei il momento di scendere in prima linea con divisa nera d'ordinanza ed occhiali scuri.
Le ho chiesto di raccontare su Tele dico io le emozioni provate nel creare il suo primo servizio per Le Iene (Il medico fumatore, andato in onda martedì scorso) e di descrivere la sua serata davanti alla tv in attesa del lancio del servizio.
La maggior parte delle volte, quando si dice “tutto è nato per caso”, si ode un boato di risate; nessuno ormai è incline a pensare che nel mondo dello spettacolo ciò possa veramente accadere: e invece per me è stato così.
Due anni fa, durante una cena, ho rivisto dopo tanto tempo Giulio Golia, conosciuto sul set di Beato tra le donne nel 1999. Mi ha raccontato della sua esperienza da Iena e mi ha proposto di collaborare con lui in qualche servizio.
Cosa potevo rispondere? Certo che sì!
E così, a febbraio 2005, vado a girare il mio primo servizio con lui…argomento: “Annuncio di lavoro, ricerca di segretaria particolare”. Si trattava di andare a fare un colloquio da un titolare d’azienda che era solito fare avance alle ragazze.
Eccomi pronta, munita di telecamera nascosta: inizia così la mia avventura. Un’esperienza divertente. Dopo quella volta seguono altri servizi da “inviata segreta”, con mia enorme soddisfazione! Fino ad arrivare a settimana scorsa, al mio primo servizio da Iena: l’apocalisse.
La preparazione del servizio non è stata diversa dai precedenti, avevo già esperienza di candid camera, ma non di chiusura e stand up. E lì è arrivato l’imbarazzo, l’ansia da prestazione.
Ho indossato il mitico abito nero, mi sono gettata in questa situazione con la mente annebbiata, e forte tensione.. è andata!
Poi arriva il momento della messa in onda: tremavo, fremevo dalla curiosità di vedere se avrebbero messo in onda il mio primo servizio "Il medico fumatore”.
A casa di amici, a tavola.. con le orecchie tese a sentire se Cristina Chiabotto lanciava il servizio. Sono le ore 23.00: arriva il mio momento!
Piantata davanti alla tv, come una bambina.. non sapevo se guardare e ascoltare, se guardare e non ascoltare, se non guardare… insomma il panico! E poi l’occhio ipercritico ha iniziato a lavorare cercando ogni piccolo errore o difetto… ma l'importante è che ho assoluta voglia di migliorare e sono certa di saper far meglio!
Ci sono ancora tante cose da imparare, migliorare… capire!
E d’ora in poi anche tanto lavoro di ricerca di notizie, con l’aiuto fondamentale degli autori del programma, a cui devo il mio debutto da Iena: grazie ad Alessandra, Lorenzo e naturalmente a Giulio!