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Simona Ventura, prima di imbarcarsi in una nuova avventura televisiva, rilascia un’intervista in cui si racconta a Il Messaggero. Una carriera televisiva di trent’anni, tra alti e bassi, da Rai a Mediaset, passando per Sky. Super Simo ammette anche di aver conosciuto Weinstein e dice la sua in merito allo scandalo che lo ha travolto.
Super Simo si racconta
Tanti programmi all’attivo ed uno in partenza, Temptation Island edizione Vip, previsto per settembre. Simona Ventura racconta come si è barcamenata nel mondo, spesso ambiguo, dello spettacolo: “Nel 2011 ho lasciato la Rai per Sky perché non ce la facevo più. Ho fatto una scelta: lavorare meno e seguire di più la famiglia. Quando avevo successo e lavoravo tanto mi sentivo fondamentalmente sola e in sofferenza, adesso sono più felice ed equilibrata. Ma l’autorevolezza non l’ho mai persa. Quella non si compra, si conquista sul campo coi sacrifici”. Parole forti, che dimostrano la caparbietà della Ventura, una caparbietà che abbiamo imparato a conoscere. Una donna che si è battuta per avere una famiglia felice, che è riuscita a superare anche la fine del matrimonio con Stefano Bettarini, il tutto per amore dei suoi figli. Una carriera meritata, per sua stessa ammissione: “Non è vero che lavorano sempre i più meritevoli. Ne ho viste tante passare davanti a me, ma prima o poi le ho viste tutte cadere. Per avere o mantenere successo ci vuole la cazzimma. Io ce l’ho. So stare in piedi e se cado, so rialzarmi. Sempre. Io sono una buona, anche se non si direbbe. Un po’ vendicativa. Diciamo che perdono ma non dimentico”. Inevitabilmente si finisce a parlare dello scandalo che ha travolto Weinstein, che ha dato il via anche alle voci su Fausto Brizzi. Simona ha un pensiero molto chiaro, forse anche giusto: “L’ho incontrato un centinaio di volte perché a New York frequentavamo gli stessi amici. È un uomo antipaticissimo, che ogni volta si presentava. Di sicuro, però, ho visto tante donne buttarsi addosso a lui. Da parte sua, sono sincera, niente di strano. Penso tutto il bene possibile di chi denuncia. Non prendiamoci in giro: denunciare è difficile. In Italia il sistema ha espulso chi ha osato farlo”. Simona porta alla luce una situazione: le molestie ci sono e denunciare non è semplice. Magari queste parole potranno dar coraggio a qualcuno che teme di far venire a galla vicende poco pulite.
L’esperienza di Simona
Il giornalista non può evitare di chiederle se anche lei ha subito, durante la sua carriera, molestie. Simona risponde con la sua classica ironia: “ Successe solo una volta col direttore di una Tv privata di Torino. Gli risposi che se avessi avuto quell’indole sarei finita a Montecarlo per 10 milioni di lire a week end, non a cercare lavoro in una Tv sfigata per 500 mila lire al mese”. Non a caso, la Ventura, ha ormai da anni il soprannome di Super Simo. La conduttrice sposta il discorso anche su un tema spesso controverso, la politica, facendo una battuta su Silvio Berlusconi che merita un premio: “Lui non cambierà mai, ci seppellirà tutti”. Simona poi ammette di dovere tanto a Berlusconi. Peccato perché, almeno fino alla fine di questa intervista, tutto il discorso che la Ventura ha fatto sulla meritocrazia ci aveva quasi illuso. Per la serie: tutti nascondono un piccolo scheletro nell’armadio. Di sicuro, da apprezzare c’è la sincerità.