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Che cos’è la sindrome di Sjögren? Si tratta di una patologia autoimmune e infiammatoria causata da un’anomalia del sistema immunitario.
Al giorno d’oggi, non è ancora completamente conosciuta, nonostante sia una malattia fortemente invalidante.
La sindrome di Sjögren è una patologia immunologica che insorge a livello delle ghiandole esocrine, in particolare quelle lacrimali e salivari, per poi coinvolgere anche altri organi. Si caratterizza principalmente per la secchezza orale e oculare, ma anche del sistema nervoso centrale e periferico e delle articolazioni.
Questa patologia colpisce prevalentemente le donne fra i 30 e i 50 anni (ha detto di soffrirne, per esempio, la tennista Venus Williams).
La progressiva “secchezza” che caratterizza i soggetti che ne sono affetti deriva da una, più o meno lenta, perdita della secrezione ghiandolare. In seguito all’infiltrazione di alcune cellule nelle ghiandole esocrine, il funzionamento di queste ultime viene compromesso e si producono sempre meno saliva e lacrime.
Possiamo distinguere una forma primitiva di Sindrome di Sjögren e una forma secondaria. La prima appare in modo isolato, senza associazione ad altre malattie.
La forma secondaria, invece, si accompagna a tutta una serie di malattie autoimmuni, come:
Come detto, dal momento che questa sindrome non è ancora del tutto nota, neanche le cause che la generano possono essere definite con certezza. Tuttavia, si pensa che alla base di questa malattia autoimmune ci sia un’infezione dell’epitelio dei dotti ghiandolari, e quindi una conseguente reazione autoimmune.
A causare questa malattia si ritiene possano concorrere fattori genetici, ormonali e ambientali che sono alla base di agenti infettivi come il virus di Epstein-Barr, il citomegalovirus, l’HCV e l’herpes virus. Sebbene questi virus siano più accreditati di altri, non esistono ancora dati certi a riguardo.
La secchezza oculare e salivare è tra i sintomi caratterizzanti di questa malattia. Ma possono essere colpite da questa sindrome anche altre ghiandole, situate a livello di cute, naso, polmoni, bronchi e vagina.
I sintomi più comuni sono:
In uno stato particolarmente avanzato della malattia, possono essere colpiti anche l’apparato gastrointestinale, i reni o le articolazioni.