Se utilizzate abitualmente la tinta per colorare i vostri capelli, potreste essere tra il 5% di soggetti più a rischio di sviluppare un’allergia al prodotto.
La grande maggioranza di tinte per capelli, è stato riscontrato che contengano ParaPhenyleneDiamine o anche noto con l’acronimo PPD, si tratta praticamente di un perossido.
E’ proprio questo elemento chimico che con il tempo può portare ad una reazione allergica.
Tra i più comuni sintomi di reazione allergica alla tinta per capelli abbiamo la dermatite, che è un’infiammazione della pelle. Generalmente si manifesta tramite un arrossamento della zona interessata, prurito o in alcuni casi anche gonfiore della zona intorno alle palpebre, le orecchie o il collo. Alcuni soggetti possono mostrare i primi sintomi anche nei dieci giorni successivi all’uso del prodotto, oppure manifestare una reazione nel giro di 6 o 72 ore dopo l’utilizzo.
Orticaria, data da cute arrossata, gonfiore delle palpebre, macchie rosse diffuse su tutto il corpo, attacchi di starnuti, difficoltà di deglutizione e nel peggiore dei casi anche vomito. I sintomi sono visibili circa un’ora dopo l’utilizzo delle colorazioni per capelli.
Vi è anche il rischio di shock anafilattico, il sintomo più grave come potenziale reazione. È raro, ma può causare gonfiore nel viso, mancanza di respiro, un calo della pressione sanguigna e addirittura, se non si interviene tempestivamente, anche la morte.
Per determinare se si è allergici al PPD delle colorazioni per capelli, potete comunque seguire le indicazioni fornite insieme al prodotto, per cui applicate una piccola quantità di soluzione colorante dietro l’orecchio o nella parte interna del gomito e attendete 48-72 ore per vedere se si sviluppino i sintomi o meno. Se non si manifestasse nulla, potrete usare il prodotto tranquillamente.