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Con una lunga lista di premi per i suoi progetti cinematografici, Sofia Coppola è nota non più per essere la figlia del grande regista, ma per essere diventata lei stessa una grande regista.
Sofia Carmina Coppola (New York, 14 maggio 1971) è una attrice, regista e sceneggiatrice statunitense. Nasce nella città di New York come ultimogenita nella famiglia composta dalla madre eleanor e il padre Francis Ford Coppola. Documentarista lei e regista lui, la crescono in California in un ambiente rurale.
Qui frequenta il California Institute of the Arts e si interessa alle numerose possibilità legate a questo settore. Prova varie strade prima di trovare la definitiva come regista e infatti con la fine degli anni ’80 tenta di inserirsi come attrice dopo le prime prove come comparsa nel corso dell’adolescenza. Accusata di nepotismo si distacca da lui e recita così in “Anna”, di Yurek Bogayevicz, ma torna presto a collaborare con Francis attraverso la sua partecipazione ne la trilogia “Il Padrino.
Si è molto discusso dell’effetto che abbia avuto questa collaborazione padre e figlia. Molti sostengono che abbia messo in cattiva luce lui e tagliato le ali a lei ancora prima di inserirsi davvero. Sofia ha più volte dichiarato però di trovarsi in una fase di sperimentazione della sua vita e in cui voleva dare una mano al padre. Dopo questo difficile ingresso sono poche le pellicole a cui partecipa ancora come attrice, tra queste si ricordano “I ragazzi della 56ª strada”, “Cotton Club” e “Peggy Sue si è sposata”.
Le altre infatti non sono certo di aiuto alla sua carriera. La Coppola ottiene anche un Razzie Award come peggior attrice non protagonista per la sua parte in “Il padrino – Parte III”, così prima degli anni 2000 la carriera come attrice va scemandosi.
Si concentra però su un’altra forma artistica appartenente al settore cinematografico: la regia.
Debutta come regista attraverso il cortometraggio “Lick the Star” che le consente di capire qual è la sua vera passione. A questo seguono una serie di pellicole di grandissimo successo come “Il giardino delle vergini suicide” del 1999, “Lost in Translation” del 2003 e “Marie Antoinette” del 2006.
Successivamente poi nel 2010 partecipa alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con il film “Somewhere” con cui ottiene il Leone d’oro.
A questi successi ne seguono in realtà altri come “Bling Ring” presentato al Festival di Cannes nel 2013.
Quattro anni dopo realizza “L’inganno” tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Cullinan che vede protagoniste Kirsten Dunst e Nicole Kidman e con cui vince per altro il premio come miglior regia al Festival di Cannes.
Nonostante un’inizio carriera non semplice e nuove accuse anche una volta diventata regista, è riuscita a guadagnarsi i suoi risultati in maniera autentica facendo tesoro delle sue esperienze di vita. Sicuramente data la sua personale esperienza ora preferisce mantenere un profilo basso anche per tutelare la sua famiglia ed evitareche possa essere un giorno oggetto delle stesse critiche da lei ricevute.