Argomenti trattati
Il riposo dei nostri giovani è sempre più ostacolato dall’insonnia, un vero e proprio disturbo del sonno che secondo alcuni studi colpisce sempre di più proprio gli adolescenti e i giovani adulti. Sono stati proprio i ragazzi però a diffondere su TikTok, ormai noto come il social della GenZ, una particolare tecnica che promette di far addormentare in soli due minuti. Ecco di cosa si tratta più nello specifico.
Come accompagnare il sonno con la tecnica di riposo di TikTok
Se l’insonnia dilaga tra i giovani, su TikTok spopola invece una tecnica per contrastarla. Si tratta di un metodo, a quanto pare molto utilizzato anche dall’esercito americano, che permette di rilassarsi e di conseguenza addormentarsi in soli 120 secondi, ovvero 2 minuti.
La tecnica andrebbe ad agire sulle nostre paure, cercando di contrastarle per aprirci la strada verso un sonno più sereno. Qui cerchiamo di spiegarvi come praticarla, ma attenzione: la tecnica dei due minuti non sarebbe adatta proprio a tutti. È infatti sconsigliata a tutte quelle persone che soffrono di gravi malattie psichiatriche, psicosi, depressione ed è sconsigliata anche a chi è facilmente suggestionabile.
La tecnica dei due minuti: come funziona
La tecnica per combattere l’insonnia si divide in quattro fasi. Per prima cosa bisogna sdraiarsi e rilassare tutti i muscoli facciali, lingua compresa. Successivamente bisogna abbassare il più possibile le spalle, gli arti superiori e quelli inferiori, uno alla volta.
Una volta raggiunta la posizione, bisogna espirare e rilassare petto e gambe. In ultimo, bisogna sgombrare la mente dai pensieri, sostituendoli con una delle tre seguenti situazioni dell’immaginario: vi potreste trovare a bordo di una barca in mezzo ad un lago calmo in una giornata serena, oppure vi potreste immaginare sdraiati su un’amaca in velluto nero, in una stanza buia. In alternativa, se le prime due opzioni non funzionano, potreste ripetervi, per 10 secondi, di “non pensare”.
L’aumento dei disturbi del sonno nei giovani
La mancanza del sonno può innescare un circolo davvero debilitante e in alcuni casi anche pericoloso non solo sul piano fisico ma anche su quello psichico. Allo stesso modo, non si può riposare bene se la nostra testa è costantemente occupata da tutti quei pensieri che ci costringono in uno stato di preoccupazione costante.
Va da se poi, che molti giovani per cercare di rilassarsi cercano rifugio nei propri smartphone ma, si sa, l’utilizzo prolungato di dispositivi elettronici soprattutto quelli con schermo luminoso, prima di dormire può alimentare a sua volta i disturbi del sonno.
Pandemia e insonnia
Per tutti questi fattori, i problemi di insonnia soprattutto tra i giovani non hanno fatto altro che aumentare soprattutto durante tutto il primo periodo caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus che per lungo tempo li ha costretti a casa.
Anche in questo caso infatti la didattica a distanza, e la mancanza dei coetanei che potevano vedere solo attraverso ad uno schermo e i social più in generale, uniti poi a sensazioni come la noia, la frustrazione e la paura per il futuro si sono tradotti inevitabilmente in insonnia.