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Sotto il sole di Amalfi è il sequel di Sotto il sole di Riccione e continua le vicende sentimentali di Camilla e Vincenzo.
I protagonisti, durante l’estate sulla costa campana, impareranno una grande lezione di vita.
Vincenzo e Camilla si sono innamorati sotto il sole di Riccione e ora è arrivato il momento di scoprire come continua la loro storia d’amore, nel film Sotto il sole di Amalfi, uscito il 13 luglio su Netflix. A cambiare non è solo la località, come si intuisce dal titolo, ma anche la regia, che è passata dagli YouNuts! a Martina Pastori, giovane regista milanese, che ha iniziato il suo percorso come filmmaker musicale e documentarista.
Questo per lei è il primo lungometraggio. La storia d’amore dei due protagonisti, accompagnata da vecchie conoscenze e grandi novità, è alla base della trama, che si focalizza su alcuni temi molto importanti per la generazione dei millenial, come la percezione del proprio corpo e la perfezione illusoria dei social.
Sotto il sole di Amalfi, prodotto da Lucky Red, riprende la relazione tra Camilla e Vincenzo.
Sono stati divisi per diverso tempo a causa del viaggio in Canada di lei e il ragazzo non vede l’ora di poterla rivedere. Il viaggio ad Amalfi con l’amico Furio è il momento in cui decide di chiedere alla ragazza di andare a convivere. Ad Amalfi il padre di vincenzo, Roberto, che è scappato via dalla famiglia perché non ha mai accettato la cecità del figlio, ha una casa. Irene, piena di ansia e di dubbi, ha accettato di lasciar andare Vincenzo in vacanza da solo ad Amalfi e si reca in Sicilia con Lucio, che ha organizzato una sosta sulla costa campana.
Camilla torna dal Canada con l’amica Nathalie, una coetanea di colore che è appena stata mollata dal ragazzo e che ha qualche problema con il suo aspetto fisico. Mette subito gli occhi su Hans, un giovane molto diverso da come appare. Furio, intanto, vorrebbe far colpo su Rebecca. Tra sentimenti, segreti, dubbi e paure, i giorni di vacanza porteranno ad un cambiamento e ogni protagonista riuscirà a comprendere meglio se stesso.
Il cast di Sotto il sole di Amalfi è composto da qualche volto ben conosciuto e da tanti giovani attori e attrici.
Dietro l’apparenza di film adolescenziale e vacanziero, si nasconde un significato più profondo.
La sceneggiatura, firmata da Enrico Vanzina, Caterina Salvadori e Ciro Zecca, mostra la nuova generazione, che deve imparare ad accettarsi e a fidarsi di se stessi e degli altri. Ci sono temi molto importanti per i millenial, come l’auto-accettazione e l’accettazione in generale. Nathalie, per esempio, è una new entry, che nasconde il suo corpo perché si vergogna delle sue smagliature, che le ricordano chi era nella versione con venti chili in più.
Cerca di coprirle sempre, fino a quando impara ad amarsi e mostrarsi per quello che è. Anche il personaggio di Hans è molto interessante. Il bel tenebroso del film, maschio tossico da cui tenersi alla larga, personaggio alfa che sa conquistare. Dietro la sua scorza da re di Instagram, però, c’è una grande vulnerabilità. Furio, invece, ha un grande cuore ma non sa come regalare il suo amore e finge di essere quello che non è, ma capirà che la cosa migliore da fare è essere sempre se stessi.
Mentre i personaggi insegnano ad accettare se stessi, dimostrano che è importante riuscire anche ad accettare gli altri. Roberto, il padre di Vincenzo, non ha mai accettato che il figlio è cieco e per questo ha lasciato la famiglia. Irene, la mamma di Vincenzo, deve accettare che suo figlio è diventato grande, mettendo da parte i suoi stati di ansia per non diventare opprimente. Anche Camilla deve accettare la cecità di Vincenzo e capire come possa convivere con le sue aspirazioni e con una quotidianità condivisa.
L’accettazione è il vero significato di questo film, un grande insegnamento tra sentimenti ed emozioni di giovani ragazzi innamorati e apparentemente spensierati.