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Space One sfonda sulla scena rap negli anni ’90 e viene notato dal deejay Albertino, attraversa gli anni 2000 a braccetto con gli Articolo 31, in special modo con l’amico J-Ax.
Come i più bravi artisti però, dimostra di sapersi destreggiare tra le varie forme d’arte e si lancia nel mondo della moda con Mi Barrio in collaborazione con Umberto Serecchi.
Non è il mio primo tentativo di entrare, nel mio piccolo, a fare parte del fashion business, al posto di singole “Capsule” ho deciso, in collaborazione con Umberto Serecchi di Aboama Ink (già produttore della Capsule INKLUENCER di Family Affair Milano), di creare con l’aiuto di fantastici grafici, graffitari e tatuatori, una linea e chiamarla Mi Barrio (il mio quartiere).
I motivi sono diversi, ma di sicuro questo periodo drammatico che ha fermato molte attività, molte professioni, ha fatto sì che si sviluppasse in maniera esponenziale lo shop online, ho voluto prendere la palla al balzo e investire le mie energie in questa nuova avventura.
La linea MI BARRIO si ispira al mondo dell’arte di strada, graffiti, musica, tatuaggi.. tutto in pieno sviluppo.
Vicino allo stile Urban, si adatta ad un’ampia fascia d’età e a entrambi i sessi. Siamo solo all’inizio con MI BARRIO e senza pretese vorrei solo piacesse a molti.
Mi Barrio nasce da un’idea mia e di Mr Pencil (fantastico artista che ha creato dal logo alle grafiche principali) e si ispira allo stile californiano dei Latino Americani. Quindi prende molto dalla musica Hip Hop della West Coast, dai graffiti e dalla street-art.
Il nome rappresenta l’identità di chi arriva dalle periferie, quello che qui è il quartiere delle case popolari e delle Gescal, più urban di così non si può. Quindi Mi Barrio.
Il COVID ha avuto un impatto devastante sulla musica live, sulle performance dal vivo e su tutti coloro che lavorano nel mondo dello spettacolo. Non so molto riguardo “Scena Unita” ho saputo di questa raccolta fondi e di molte adesioni e ciò mi rincuora. Sarebbe ora che anche il governo facesse la sua parte, ma purtroppo tocca agli stessi artisti aiutare la categoria ed è scandaloso che ogni attività (che sia la musica, la ristorazione, il commercio etc.
) che viene bloccata non sia immediatamente aiutata da chi di dovere, senza burocrazia, con cospicui fondi adatti alle esigenze ed elargiti velocemente.