In Sri Lanka gli assorbenti sono molto costosi, un vero lusso per la maggior parte delle donne. Tante ragazze usano al loro posto vecchi stracci e spesso il disagio è così grande da farle assentare da scuola. Il governo però, ha finalmente preso posizione e d’ora in poi distribuirà gratuitamente assorbenti alle fasce più povere: ne beneficeranno circa 800mila studentesse, le più penalizzate.
Sri Lanka, assorbenti gratis
In Sri Lanka, come in molte altre parti del mondo, il problema non è solo sanitario, è soprattutto una questione sociale. Le mestruazioni sono ancora vissute come un tabù, sono motivo di disagio, che aumenta con l’impossibilità di potersi permettere di comprare assorbenti o altri prodotti igienici. In alcune zone dell’Asia gli assorbenti sono costosi perché importati dall’estero e il loro prezzo fa sì che siano beni di lusso per la maggior parte delle donne. Questo fenomeno ha un nome: period poverty, la povertà delle donne che rende loro impossibile procurarsi questi prodotti. In Sri Lanka, in particolare, le ragazze sostituiscono gli assorbenti con stracci o abiti usati: un rischio soprattutto igienico perché le rende più esposte a contrarre malattie. Inoltre, per il disagio provato, le studentesse si assentano da scuola, il che aumenta la percezione delle mestruazioni come qualcosa di impuro, di cui vergognarsi. Il governo però, ha preso provvedimenti. Alle fasce più povere della popolazione saranno distribuiti assorbenti gratis.
A beneficiare dell’iniziativa saranno circa 800mila ragazze che vivono soprattutto nelle zone rurali del Paese. Solo il 30% delle donne in età mestruale poteva permettersi degli assorbenti, le altre finora erano costrette a usare mezzi di fortuna e questo ha reso il cancro alla cervice il secondo cancro più comune tra le donne nello Sri Lanka. Alcune associazioni si battono da anni per far sì che i prodotti sanitari femminili siano riconosciuti come prodotti essenziali ma il problema del prezzo degli assorbenti è globale e i governi sembrano essersene accorti. La Scozia è stata il primo Paese al mondo a fornire assorbenti gratuiti a chiunque, in Paesi come Spagna, Grecia o Austria l’aliquota è al 10%. In Francia al 5,5%, in Irlanda l’Iva è allo 0%. In Italia, dopo la bocciatura della proposta di emendamento al disegno di legge di Bilancio, la tampon tax rimane al 22%. “Riportare gli assorbenti a una tassazione come beni di necessità è la cosa più giusta nei confronti delle donne specialmente in un momento in cui le donne sono particolarmente penalizzate dalla crisi provocata dal Coronavirus, in termini economici e occupazionali” aveva dichiarato Laura Boldrini, prima sostenitrice della proposta. In Italia, però, il ciclo rimane ancora un lusso.