Chi non ha la sensazione di essere sempre stanco e di non riuscire mai a riposarsi davvero? È bello concedersi qualche ora di sonno in più e una giornata di dolce far niente, magari passata sul divano davanti a un buon film.
Ma se soffrite della sindrome da stanchezza cronica, niente di tutto questo vi servirà. Se vi sentite sempre esausti, a prescindere da cosa fate nella giornata, e non riuscite mai a riposarvi davvero, potrebbe essere colpa di questa malattia.
Esiste davvero una sindrome da stanchezza cronica? Qualcuno potrebbe storcere il naso, pensando che sia un’invenzione di chi non ha voglia di rimboccarsi le maniche e darsi da fare.
Purtroppo, non è così. La sindrome esiste davvero e colpisce un gran numero di persone. Incide fortemente sullo stile di vita e può diventare debilitante.
Come dice il nome, chi è affetto da questa sindrome prova una stanchezza perenne, non solo dopo un’intensa giornata di lavoro ma anche appena svegli. Anzi, dormire (anche per molte ore di fila) non porta alcun sollievo. La stanchezza può diventare tale da rendere difficile non solo lavorare e allenarsi, ma anche fare attività basilari come mangiare, lavarsi, partecipare a una conversazione.
I livelli di attenzione sono compromessi e questo porta a problemi sul lavoro.
La sindrome si può manifestare improvvisamente oppure con gradualità. Alcune persone accusano i sintomi all’improvviso, da un giorno all’alto. Altre invece si sentono progressivamente sempre più stanche, giorno dopo giorno, fino a una condizione insostenibile.
Attenzione: non si parla di qualche giorno di particolare spossatezza. Quello capita a tutti. Ma la sindrome causa una stanchezza che può durare anche più di sei mesi, tutto il giorno, ogni giorno.
Non esiste una sola causa della sindrome da stanchezza cronica. Nella maggior parte dei casi, questa condizione è il risultato di una serie di co-fattori scatenanti.
Molte persone accusano una stanchezza insostenibile in seguito a un’infezione importante. Le malattie che possono portare alla sindrome sono varie, da una banale influenza al virus Epstein-Barr, che molti di noi conoscono perché è la causa della mononucleosi. L’infezione debilita il corpo e abbassa le difese immunitarie, lasciando il paziente costantemente stanco. Anche le persone che, per varie ragioni, hanno un sistema immunitario compromesso sono propense a sviluppare questa sindrome.
La stanchezza cronica è molto frequente tra i pazienti oncologici. La chemioterapia e la radioterapia sono trattamenti debilitanti che stancano notevolmente la persona. Lo stesso vale per gli squilibri ormonali e le malattie psichiatriche.
Esistono anche cause psicologiche. Affrontare una depressione o un lutto può farci sentire stanchi, perché ci priva della voglia di affrontare le giornate e di reagire ai problemi.
Secondo alcuni studi, la sindrome da stanchezza cronica è più frequente nelle donne rispetto agli uomini.
La fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 20 e i 50 anni. Sembra anche che le persone in sovrappeso (o obese) e quelle che soffrono di allergie siano i soggetti più a rischio.
Come puoi capire se soffri di stanchezza cronica o se hai solo bisogno di un pisolino? Ecco quali sono i principali sintomi della sindrome:
Potresti presentare anche i seguenti sintomi, meno frequenti:
Fortunatamente, la sindrome da stanchezza cronica non è una condizione irreversibile. Una cura specifica non esiste, ma ci sono alcuni comportamenti che puoi seguire per combattere la stanchezza e tornare in forma.