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Nel 2020 il lavoro di accettazione verso ciò che si dissocia dalla norma è sempre maggiore.
Il tema dell‘inclusione si fa sempre più sentire da chi auspica un mondo adatto per tutti. Ne sono un esempio Michelle Obama, attiva nel femminismo e nella lotta contro le discriminazioni etniche, o Ashley Graham che combatte a favore della normalizzazione dei corpi. Vediamo come disabilità quali la sindrome di Down sono state sdoganate da personaggi con rilevanza mediatica.
Non è facile entrare nel mondo dello spettacolo se non si rientra nel canone della perfezione proposto.
Eppure attraverso coraggio e dedizione molti ci hanno dimostrato il contrario. Che la passione in questione sia la recitazione, il canto o il ballo, la diversità non deve e non può essere una scusa per non farcela. Seguono le storie di persone che hanno fatto della loro diversità un punto di forza.
L’attrice americana Lauren Potter si è resa nota agli occhi degli spettatori grazie al ruolo di Becky Jackson in Glee.
La dura coach Sue Silvester la prende a cuore e la protegge come ha sempre fatto con la sorella maggiore, anch’essa affetta da sindrome di Down. Negli anni superato il ruolo in televisione è stata notata anche dal presidente Barack Obama il quale ha insistito per averla alla Casa Bianca. La volontà era di avere una voce che rappresentasse le persone affette da disabilità mentali.
Oltre ad avere a cuore questa tematica su cui lavora anche durante gli Special Olympics World Games, combatte contro il bullismo sapendo quanto episodi di violenza nella vita possano far soffrire.
Jamie raggiunge un grande successo come attrice con l’uscita della terza stagione della serie “American Horror show”. Qui interpreta uno dei ruoli principali, Nan, una chiaroveggente. Dopo il ruolo di attrice sfonda nel mondo della moda ottenendo il titolo di prima modella con sindrome di Down sulle passerelle della New York Fashion Week.
Nella vita si dedica molto alla sensibilizzazione attraverso associazioni quali Best Buddies International o National Down Syndrome Congress.
Noto per la performance nel film spagnolo”Yo Tambien” in cui vince la conchiglia d’argento all‘International Film Festival.
Il suo personaggio non si discosta molto dalla realtà perché egli stesso è il primo ragazzo con la sindrome di Down a laurearsi. I suoi studi di psicologia educativa lo portano ad andare oltre la carriera di attore per seguire un sogno più grande: insegnare.
Pablo si impegna anche per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro partecipando a incontri in tutto il mondo riguardo l’inclusione nella società delle persone portatrici di handicap.
Conosciuto soprattutto per il ruolo di Corky nella serie televisiva “Una famiglia come tante”. Con questa serie non solo è stato il primo protagonista con la sindrome di Down, ma anche il primo ad affrontare un ampio discorso quale il rapporto amoroso e sessuale nel mondo della disabilità.
Ha anche una grande passione per la musica. Infatti suona in una band tutta sua. Si è inoltre dedicato al volontariato ed è diventato un attivista per aiutare le persone con handicap a farsi valere.