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Per gestire la seconda fase della campagna vaccinale e garantire l’apertura delle attività anche in caso di aumento dei contagi, il governo sarebbe intenzionato a rendere obbligatorio il green pass fino a giugno e a varare un’ulteriore proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022.
Stato di emergenza prorogato al 31 marzo: l’ipotesi
Le misure attualmente in vigore per la gestione della pandemia scadono il 31 dicembre, motivo per cui l’esecutivo dovrà procedere con un nuovo decreto per decidere come si procederà l’anno prossimo. Per quanto riguarda l’obbligo di certificazione verde, lo stesso ministro Speranza ha affermato che “ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università” e quindi la proroga dell’obbligo fino all’estate sembra scontata.
In questo modo il governo punterebbe anche a convincere i più restii a vaccinarsi ma anche i soggetti già immunizzati che rischiano di contrarre il virus entrando in contatto con chi, pur non essendo vaccinato, senza l’obbligo del pass non si sottoporrebbe a tampone.
Stato di emergenza prorogato al 31 marzo: l’ipotesi nel Milleproroghe
Quanto allo status emergenziale, secondo la legge può durare 12 mesi prorogabili per altri 12. Dato che fu decretato la prima volta il 31 gennaio 2020, alla stessa data del 2022 non si potranno stabilire ulteriori rinnovi e si deciderà a fine novembre come procedere.
Una delle ipotesi in campo è quella di trasformare la norma in un emendamento ad altri provvedimenti (per esempio al Decreto Milleproroghe) come avviene per i terremoti oppure creare un provvedimento ad hoc.