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Una cosa è certa: la storia cambia il corso delle azioni, della cultura e delle tradizioni in generale.
Vale per tutto, anche e soprattutto per la moda. Non a caso, infatti, pensare oggi a uno degli indumenti più sensuali facenti parte del guardaroba di una donna è qualcosa di assolutamente normale: agli inizi, però, non era affatto così.
Il protagonista? Il perizoma, indumento sensualissimo e oggi assai utilizzato dalla maggior parte delle donne, ha alle spalle una storia ricca di trasformazioni e culture differenti.
I primi usi del perizoma nella storia
Se si vuole andare a ricercare l’origine della presenza del perizoma, bisogna girare la manopola del tempo e andare molto indietro, precisamente verso il periodo miceneo e minoico della seconda metà del 1500 a.C.
Come si può bene immaginare, il perizoma in quel periodo storico non era destinato all’uso femminile (anzi le donne proprio non potevano indossare quel capo così scoperto con spontaneità e tranquillità); erano gli uomini, infatti, a poterlo – e doverlo – indossare, con lo scopo di coprire e difendere le parti intime durante i momenti dedicati ai combattimenti e alla vita quotidiana.
Un uso bellico e pratico, sostanzialmente.
Anche i greci, se ci pensiamo bene, li ricordiamo raffigurati negli antichi vasi di terracotta con indosso solo il perizoma, che loro stessi avevano definito perì – “attorno” e zonnymi – “cingere”. Quindi, di nuovo, un indumento volto a cingere bene senza lasciare scoperte le parti intime dei corpi maschili.
La diffusione del perizoma nei secoli successivi
Per larga parte dei secoli successivi, l’uso del perizoma rimase esclusivamente destinato alla parte maschile della popolazione: le donne dovranno aspettare ancora un bel po’ prima di potersene concedere l’uso.
Sia i Romani, sia gli Etruschi erano soliti indossare il perizoma, chiamandolo, nella loro lingua subligaculum.
Un’altra immagine molto comune arrivata sino ai giorni nostri (e ancora attuale nello sport giapponese), è quella che raffigura i lottatori di sumo. Tale sport, infatti, trova le sue radici nel VI secolo d.C. e vede sin da subito l’utilizzo del perizoma per coprire e rendere migliore la performance sportiva. In questo caso qui, però, l’indumento era realizzato da un lembo di pelle animale e vegetale.
Il 1900: il perizoma arriva alle donne
Il 1900 è da considerarsi un periodo ricco di rivoluzioni e cambiamenti, soprattutto per la sfera femminile. Le donne, infatti, cominciano a ottenere (molto lentamente e sicuramente non in modo facile), più libertà in campo fashion. Basti pensare all’avvento della minigonna e alla sua profonda diffusione in tutto il mondo, o ancora alla lotta di emancipazione femminile degli anni ’60 e ’70 che vede un netto cambio di rotta per ciò che riguarda il guardaroba femminile.
Il perizoma, dunque, comincia a entrare negli armadi delle donne ma, è bene ricordarlo, non abbandona gli uomini, che lo useranno in larga parte a scopo del tutto sportivo.
Dal 1970 in poi, il perizoma diventa per le donne l’indumento più sensuale, quello in grado di risaltare tutte le forme del corpo, sebbene inizialmente fosse prediletto dai fisici più snelli.
In realtà, durante il corso degli anni, non sono mancate le provocazioni più disparate: dall’involontaria fuoriuscita dai jeans di parte del perizoma di Monica Lewinsky nel ’98, al famosissimo video di Cher If I could Turn Back Time, dove la cantante indossa in modo assolutamente provocatorio il perizoma.
Tra gli scatti più iconici della storia dei primi usi del perizoma, però, troviamo senza ombra di dubbio quello di Helmut Newton del 1975: la fotografia, infatti, raffigura Lisa Taylor e Jerry Hall con indosso un costume intero caratterizzato proprio dal perizoma. Il risultato? Due corpi meravigliosi, statuari, immortalati a “lottare” l’uno contro l’altro in tutta la loro meraviglia.
Fu quello il momento che sancì l’inizio dell’epoca del perizoma, considerato uno dei capi d’abbigliamento intimi più provocanti e sensuali di sempre.
Il perizoma oggi: un po’ di chiarezza
Oggi tutte le donne conoscono questo tipo di indumento intimo, ma c’è chi ancora fa un po’ di confusione con altri capi simili.
Il perizoma classico si riconosce dal filo posteriore che lascia scoperti i glutei (si parla di circa 2.5 cm) e copre completamente la parte anteriore; il tanga è composto da un unico filo che, in sostanza, attraversa la zona della cintura e quella posteriore, coprendo solo la zona frontale. Infine, la brasiliana: forse una delle più utilizzate, essa è una via di mezzo tra lo slip e il perizoma e offre una copertura considerata “media” in particolare nella zona posteriore.
Tutti i brand in commercio propongono perizomi, dai modelli più semplici e lineari che offrono comodità nonostante la struttura del capo, a modelli più elaborati e sensuali (si pensi ai modelli di Victoria’s Secret, di super tendenza anche tra le giovanissime).
Comodo o non comodo, il perizoma rimane l’indumento intimo più sensuale di tutti e moltissime donne lo apprezzano, continuando a utilizzarlo quotidianamente.