Strappare lungo i bordi: la storia vera dietro la serie animata di Zerocalcare

Di cosa parlare Strappare lungo i bordi: ecco la storia vera della serie animata di Zerocalcare, disponibile su Netflix.

Zerocalcare è ormai un nome ben conosciuto in Italia, anche per chi non conosce i suoi fumetti. Il 17 Novembre 2021 è uscita su Netflix la serie tv animata Strappare lungo i bordi: ideata, disegnata e doppiata da Zerocalcare stesso. In poco tempo ha scalato la classifica della piattaforma streaming, arrivando al primo posto in Italia. La serie si sviluppa in 6 episodi in cui la narrazione principale si alterna a fatti e aneddoti della vita del protagonista. Ma quanto c’è di reale nella trama? Ecco di cosa parla Strappare lungo i bordi, e la storia vera che c’è dietro.

Di cosa parla la serie animata

Strappare lungo i bordi è un’ennesima interpretazione di una storia vissuta davvero. La trama segue le fila de La profezia dell’armadillo, fumetto uscito nel 2012; prima autoprodotto, e poi tramite la casa editrice Bao Publishing, che detiene i diritti di Zerocalcare. Quest’ultimo, insieme agli amici di sempre Sarah e Secco, deve affrontare un viaggio verso una destinazione inizialmente ignota allo spettatore. Andando avanti scopriremo che i tre sono diretti verso Biella, per assistere al funerale di Alice, una vecchia amica che si è tolta la vita.

In ogni puntata Zerocalcare riallaccia gli eventi che lo circondano a episodi della sua vita. Si parla della sua infanzia, di quando faceva le ripetizioni per racimolare qualche soldo, fino al rapporto di amicizia e affetto con Alice. Oltre a Zerocalcare e i suoi amici, l’assoluto protagonista della narrazione è l’Armadilllo. Si tratta di un essere antropomorfo che rappresenta la coscienza dell’autore: una coscienza particolare e sarcastica, che invece di aiutare Zero finisce spesso con il criticarlo, incorporando così i suoi vizi (come la pigrizia).

strappare lungo i bordi locandina

Strappare lungo i bordi: la storia vera

Cosa c’è di reale e cosa è invece rielaborato? Sicuramente c’è un fondo di verità nella storia raccontata, ma Zerocalcare preferisce cambiarne la cornice e i dettagli. In un certo senso dando vita ogni volta a una storia diversa. La Alice della serie animata si chiama Camille nel fumetto originale, e la meta da raggiungere non è Biella, ma la Francia. Anche l’amica che lo accompagna nel viaggio ha un nome diverso nel fumetto: non più Sarah ma Greta.

La storia vera di Strappare lungo i bordi va trovata nelle emozioni trasmesse da Zerocalcare. Il primo grande amore provato per Alice, la paura che deriva dall’affrontare la sua morte, le sue continue insicurezze sono reali. I momenti più comici si alternano alle occasioni più malinconiche, in una serie di episodi che rappresentano bene l’instabilità delle emozioni e della vita umana. È impossibile definire con certezza ciò che ci circonda e ciò che si trova dentro di noi: ma le emozioni qui raccontate sono vere, e questo basta.

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