Sul sito ufficiale di Striscia la Notizia compare in home page la replica alle mie affermazioni contenute in questo post (e riprese dal portale Libero.it)
Vi invito a leggerla qui (o nel link sottostante "Continua a leggere…")
Alla redazione di Striscia posso solo rispondere che, a mio parere, il giovane pubblico di Italia Uno, amante dei serial americani, è migrato in gran massa su Striscia piuttosto che verso Affari Tuoi.
A dirla tutta non credo che Il mercante in fiera godrà in futuro degli stessi ascolti di adesso: non sarà un concorrente temibile. Ricci o non Ricci, di questo posso anche darvene atto, la concorrenza di Striscia si è ultimamente notevolmente assottigliata.
Riporto la lettera che compare sul sito di Striscia:
Matteo Failla su Libero.it sostiene che il successo del Tg Satirico sia dovuto ad "palinsensto da guerriglia", messo a punto da Mediaset sotto il comando di Antonio Ricci.
Ecco la nostra replica
Caro Failla,
chi si occupa di televisione di professione dovrebbe sapere come si muovono le marionette. Quella che Lei definisce la rinascita miracolosa di Striscia non è dovuta ad un palinsesto di guerriglia, quanto ad un lungo lavoro di rinnovamento che è passato da una nuova scenografia, dalla novità del pubblico in studio, da oltre una decina di nuovi inviati, dalle nuove Veline, dal nuovo sito on-line, dalle sempre più numerose iniziative a tutela dei telespettatori-consumatori, come ad esempio i forum dedicati ai prezzi maggiorati del latte in polvere o alle spese bancarie immotivate addebitate ai correntisti, nonché le campagne a tutela dei pendolari o dei truffati da maghi e guaritori con le tecniche più inverosimili.
Una ricca semina che ha dato i suoi frutti e che già a marzo 2005 aveva portato Striscia a raggiungere Affari Tuoi condotto da Bonolis. L'ultimo exploit d'ascolti di Striscia non si è avuto semplicisticamente con l'arrivo de "Il Mercante in fiera" su Italia 1 (dal 30 gennaio) – game-show che ha fatto volare la rete ad una eccezionale media del 10% di share di media nell'access prime time – ma è partito ad esempio già nelle settimane precedenti (dal 9 gennaio 2006, dal rientro delle festività, Striscia è sempre stato il programma più visto della settimana).
Un successo che non a caso ha coinciso con la netta vittoria non su Affari Tuoi, ma sui veri competitor del Tg satirico, ovvero in primis Italia 1 e poi Retequattro.
Le deve essere sfuggito quello che ha fatto notare Antonio Ricci all'Ansa proprio in questi giorni, prima che andasse in onda Il Mercante in fiera: "Gli ottimi ascolti di Striscia la notizia sono la prova provata che i nostri veri ?nemici? sono Italia 1 e Retequattro.
Secondo l?attuale campione Auditel, solo quando riusciamo a strabattere le reti amiche, trionfiamo. Nonostante i nostri exploit, infatti, Affari Tuoi continua ad avere risultati eccellenti. Mi auguro che nessun addetto ai lavori sia così sciocchino da continuare a considerare un game-show quale rivale di un tg satirico che dura da 18 anni. Affari Tuoi è un nostro concorrente, ma molto marginale, prima vengono il telefilm western-metropolitano di Retequattro e il serial giovanile di Italia 1".
Da contestare anche che Il Mercante in fiera sia "innocuo e piccolo diretto concorrente di Affari Tuoi": esaminando i dati appare evidente come abbia rosicchiato una gran fetta di pubblico adulto ai pacchi. Del resto, come sosteniamo da tempo, ad un quiz si controprogramma un quiz. Una prova provata del fatto che Affari Tuoi soffra il confronto con Il Mercante in fiera sta nei recenti continui allungamenti d'orario che fanno sforare i pacchi sempre più verso le 21.30 e nella sistematica coincidenza che vuole il pacco da 500.000 euro fino all'ultimo "scavicchiamento" (come del resto è successo anche ieri sera).
Per quanto riguarda quello che ha scritto Aldo Grasso sul Corriere della Sera, ci è gradita l'occasione per ricordare che Sarabanda non venne fatta "fuori" da chissà quale dietrologia, quanto dai pacchi di Paolo Bonolis su Raiuno. Nella sua ripresa nel 2004, dal 1 gennaio al 20 febbraio 2004, Sarabanda ottenne infatti una media del 7.0% di share. Invece di tentare un rafforzamento del game-show condotto da Enrico Papi, Italia 1 scelse – a nostro avviso improvvidamente – di controprogrammare un telefilm giovanile come Smallville, che inevitabilmente andò a sottrarre pubblico a Striscia, consegnandone "gratuitamente" a il gioco di Raiuno.
Caro Failla, non Le sarà sfuggito che più o meno 9-10 milioni di italiani (sempre secondo questo contestatissimo campione Auditel) seguano quotidianamente il genere quiz. Sono gli stessi che nel preserale si dividono tra L'Eredità e Il Milionario. Sono gli stessi che si dividevano una volta tra La Zingara su Raiuno (7 milioni di spettatori) e Sarabanda su Italia 1 (3 milioni).
L'aver consegnato a Raiuno l'esclusiva del pubblico che segue il "game" ha portato a fantasticare di "Re Mida" e, come aveva detto Ricci alla conferenza stampa di presentazione della 18esima edizione di Striscia, "di far diventare miti dei mitomani".
Purtroppo, caro Failla, qui non c'è alcun "Signore delle marionette". C'è solo un gruppo di persone che lavora giorno e notte per divertire, per informare e che necessariamente deve subire anche delle critiche del tutto ingiustificate. Chiaramente ad Endemol, titolare dei pacchi, dà molto fastidio che Magnolia – titolare del Mercante in fiera – abbia occupato quello spazio.
La preghiamo: non si faccia anche Lei portavoce-consulente delle loro rivendicazioni. Ci creda, noi siamo contenti e fieri di fare Striscia anche se facesse molto molto molto meno ascolto.
Tanto per tediarla ancora un po', Le poniamo un ultimo quesito: se è vero, come è vero, che la grande forza di Affari Tuoi sono le donne over 65, come mai Retequattro controprogramma con un western?