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Rifare il letto ogni mattina può sembrare una scocciatura e una perdita di tempo.
Sei in ritardo, sei stanco: chi te lo fa fare di perdere minuti preziosi a sistemare lenzuola e coperte? L’ammiraglio William McRaven, decorato con ben quattro stelle nei Navy Seals, non la pensa così. È un modo per avere successo nella vita. Nel suo libro “Fatti il letto”, spiega quali sono le dieci lezioni di vita che ha imparato nella Marina che gli hanno permesso di eccellere.
William McRaven è una delle punte di diamante dell’esercito americano. Nel 2013 ha tenuto un discorso ai laureandi dell’Università del Texas in cui ha spiegato quali sono i piccoli gesti che ognuno di noi può fare per cambiare la propria vita. E, forse, anche il mondo. Il video del discorso è stato caricato in rete e ha avuto un successo strepitoso. Così McRaven ha pensato di raccogliere le dieci lezioni di vita imparate nella Marina in un libro.
Tradotto in 24 lingue, è stato pubblicato anche in Italia da Piemme col titolo “Fatti il letto”. Proprio questo è il primo dei suoi consigli per avere successo nella vita.
Questo è il primo insegnamento che la vita in Marina gli ha lasciato. Durante l’addestramento, lui e gli altri soldati dovevano rifare il proprio letto in modo perfetto e i superiori controllavano scrupolosamente.
Può sembrare un gesto piccolo, insignificante, ma McRaven assicura che non è così. Rifare il letto ogni mattina significa cominciare la giornata portando a termine un compito. Questo ti farà entrare nella giusta ottica per affrontare ogni altro compito tu abbia nelle ore successive.
Dà un’ordine alla giornata e questo può essere molto importante quando, in periodi difficili, ti sembra di non aver perso la bussola.
Nessun uomo è un’isola e nessuno ce la fa da solo. Se pensate il contrario, è un’illusione. McRaven l’ha imparato quando, durante l’addestramento, davano un gommone a lui e i suoi compagni: dovevano trasportarlo sopra la testa qualsiasi cosa succedesse. Lì l’ammiraglio ha capito quanto è importante che, quando molli la presa, ci sia qualcuno pronto a sostenere il peso del gommone al posto tuo.
È così anche nella vita: assicurati di avere amici che ti aiutino a sopportare le difficoltà nei momenti bui.
Non conta la grandezza dei tuoi muscoli, ma la grandezza del tuo cuore. E se a dirlo è un Marine, come non credergli? McRaven l’ha capito grazie a Tom Norris, un soldato esile e apparentemente totalmente inadatto alla vita militare che si rivelò un vero eroe in guerra.
McRaven ne è sicuro: per avere successo nella vita non dovete essere i più forti, ma dovete saper amare e donare agli altri.
È qualcosa con cui presto o tardi tutti dobbiamo fare i conti. McRaven ne ha avuto un assaggio durante l’addestramento dei Navy Seals. Una delle punizioni riservate ai soldati è lo “sugar cookie”: gettarsi nell’oceano e poi rotolarsi nella sabbia che ti si attacca al corpo.
Qualcosa di fastidioso e umiliante. Il peggio è che spesso questa punizione era assegnata in modo casuale, senza alcuna ragione. Così McRaven ha capito che la vita non è sempre giusta: anche quando non lo è, devi stringere i denti e andare avanti.
Può sembrare strano guardando le sue medaglie e i suoi riconoscimenti, ma McRaven non è stato sempre il primo della classe. Spesso, in addestramento, veniva punito con ore extra di allenamento perché non superava le prove.
Ma queste punizioni l’hanno reso più forte. Col passare del tempo, ha cominciato a ottenere risultati migliori dei suoi compagni proprio grazie a quelle ore di addestramento extra. Fate tesoro degli insuccessi e avrete successo nella vita.
Una delle prove previste per i Navy Seals consisteva nel gettarsi giù da una torre con la corda. McRaven all’inizio la affrontava in modo prudente, scendendo lentamente, ma così non superava mai il test.
Poi ha capito: per avere successo doveva letteralmente buttarsi. Solo facendo un salto nel vuoto avrebbe raggiunto il suo obiettivo.
Il coraggio è fondamentale per un soldato, inutile dirlo. Ma anche i militari hanno paura. McRaven ne aveva molta durante le prove in mare aperto, con la possibilità di trovarsi faccia a faccia con gli squali. Allora si è reso conto che, davanti agli squali così come davanti ai problemi della vita, non bisogna avere paura.
O meglio, si può essere spaventati ma bisogna comunque affrontarli a testa alta. Solo così si raggiunge qualsiasi obiettivo e si avrà successo nella vita.
Ci sono situazioni che ci spaventano perché non ci sentiamo all’altezza. Pensiamo di non essere preparati a sufficienza e quindi vorremmo tirarci indietro, per paura dell’insuccesso. Ma McRaven ci sprona a dare sempre il meglio di noi, in qualsiasi circostanza.
Dobbiamo sempre superare noi stessi e i nostri limiti.
Nei momenti bui, tutti siamo tentati di buttarci giù e pensare solo alle nostre difficoltà e al nostro sconforto. Ma questo non è l’atteggiamento giusto per avere successo. Se volete diventare dei veri leader, dovete cambiare punto di vista. Un leader nei momenti di difficoltà dà speranza agli altri e li sprona a dare il massimo e a stringere i denti.
McRaven ricorda un soldato che, durante una fase particolarmente difficile dell’addestramento, si è messo a cantare. Un gesto semplice, che ha infuso nuova speranza e vitalità nei suoi compagni.
Un consiglio che può sembrare scontato, ma che resta sempre vero. McRaven racconta che la prova più difficile in addestramento era non suonare la campana. Qualsiasi soldato poteva suonarla tre volte e lasciare l’esercito, senza dover più sopportare le difficoltà della vita militare.
La tentazione era tanta, anche per i più motivati. Ma è fondamentale non suonarla mai. Se volete avere successo nella vita, anche quando avete la possibilità di fuggire dalle sfide, di prendere una scorciatoia per evitare difficoltà e dolore, non fatelo. Stringete i denti e arriverete alla meta.